Che generalmente ai musicisti canadesi o del Quebec non piacesse fare le cose in maniera semplice ce ne avevano dato ampia testimonianza formazioni come Voivod, Gorguts, Martyr ed allargando il cerchio anche i Rush. Al novero vanno aggiunti anche i
Beyond Creation, guarda caso proprio dal Quebec, che oggi si vedono ristampato il loro disco d'esordio
"The Aura" (uscito originariamente nel 2011 per PRC Music) dalla
Season Of Mist. Operazione certamente encomiabile, dal momento che in questo modo il gruppo sta certamente godendo di una rinnovata spinta promozionale che permetterà loro di andare in tour con Napalm Death, Immolation e Cannibal Corpse negli States a partire da maggio 2013 e che è certamente meritata a fronte di un album decisamente valido: il techno/death progressivo dei Beyond Creation paga senza dubbio dazio ai ben più noti
Obscura, ed in misura minore a formazioni come
Arsis e
Decrepit Birth, e si segnala in primis per l'altissimo tasso tecnico, ma ha anche il pregio di non sconfinare quasi mai nella masturbazione musicale fine a se stessa. Merito certamente del guitar work della coppia Girard/Chartrè, in grado di macinare riff su riff in un vortice sonoro da mal di testa, del basso fretless che da quel tocco jazzato e regala brividi e dalla batteria estremamente varia e complessa. Di grande caratura anche il lavoro in fase solista, scevro di ogni sterile esibizione di padronanza tecnica e completamente focalizzata sui brani.
"The Aura" è quindi un lavoro di alto livello, fonte di eterna invidia per musicisti più o meno scafati ma anche di estrema goduria per i deathster più ricercati che oltre alla violenza non disdegnano ricercatezza e complessità.
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