Anche per fare casino ci vuole classe. Se non ce l'hai e provi a far casino (musicalmente parlando s'intende), fai SOLO casino, del gran casino.
Potrei chiuderla direttamente qui la recensione di questo "
Multidimensional" dei
Lifeforms, combo statunitense alla loro prima uscita discografica sulla lunga distanza. Potrei, ma al solito vi vorrei spiegare perchè non dovete assolutamente comprarvi questo disco, se mai vi fosse passata in testa l'idea.
I californiani propongono un "Extreme Prog", come lo definiscono loro, caratterizzato da suoni al limite dell'industrial, che in più di un'occasione mi hanno ricordato il lato peggiore dei Fear Factory, alla quale va aggiunta una voce da brividi.
Qua e la poi si notano tentativi vani di copiare i Meshuggah, con l'unico risultato di creare una cacofonia di difficile comprensione e di quasi nullo interesse.
Non sto nemmeno a disaminare le varie canzoni, sarebbe davvero tempo sprecato.
E se non volete sprecare tempo, come ho dovuto fare io per dare almeno un ascolto a questo "Multidimensional", non ascoltatelo nemmeno per scherzo. Fidatevi, non vi perderete nulla e guadagnerete minuti preziosi da dedicare a qualcuno di ben più meritevole.
Quoth the Raven, Nevermore..
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