Interessantissimo progetto AOR quello creato nel 2010 dal bassista e cantante brasiliano
Alec Mendonça, che portò all'epoca all'uscita del primo disco della band, "Force of the Nature", album che venne ben accolto dalla critica di settore.
Dopo 3 anni e qualche cambio (minore) a livello di line-up, il combo sudamericano si ripresenta sulla scena con questo nuovo disco intitolato "
Bohemian Kingdom" e le cose, bisogna dirlo fin da subito, vanno decisamente di bene in meglio.
Il disco in questione è infatti un purissimo esempio di ottimo AOR, moderno, arioso, dalle melodie fresche e amabilmente canticchiabili (dai gente, come si fa a resistere al ritornello di "
Mary-Ann"?), il tutto condito da una perizia tecnica non indifferente e dalla voce di
Philip Bardowell, che a dispetto del buon Alec è il vero gioiello della band.
Fin dalla prima traccia, "
I'm Alive", la sensazione è davvero quella di trovarsi di fronte a un lavoro già maturo e completo, di quelli che potrebbero avere un nome importante a fianco al titolo e non scandalizzerebbero nessuno. Foreigner? Per esempio. Work of Art? Ci siamo quasi.
Ma Bardowell e Mendonça non sono gli unici: da lodare è anche e soprattutto il lavoro alle tastiere di
Jean Barros, davvero abile nel riportare in musica le idee del mastermind e rendere ogni brano unico e ben caratterizzato.
Complimenti quindi ad Alec e alla sua banda, che in questo inizio di 2013 ci regalano una piccola gemma di Hard Rock, destinata forse a diventare la pietra angolare di una carriera ricca di successi. Io glielo auguro di tutto cuore.
N.O.W. and forever.
Quoth the Raven, Nevermore..
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