Primo EP ufficiale per i belgi
Evil Invaders, nati nel 2007 e con un solo demo del 2009, oggi su
Empire Records per presentarci la loro miscela fatta di thrash speed metal becerissima, rozza all'inverosimile ma allo stesso tempo così furiosa, energica, devastante.
Una delle note positive della band, oltre a quella di risultare immediatamente scapoccianti grazie all'uso di collaudatissimi riffs, alternati nella velocità a volte supersoniche a volte rallentati a mo' di massacro per il nostro collo, è quella della presenza del chitarrista cantante
Jöe Anus (bel nome) che si diletta in un cantato assai lontano dagli stereotipi odierni del thrash metal, in cui ahimè spesso il singer è più orientato verso un death metal che poco c'entra.
Qui il nostro Anus invece svetta verso l'alto, verso appunto quella componente speed metal stridula che ben si addice al vecchio
Hetfield di
Metal Militia, al
John Cyriis di "
Masters of metal, Agents of steeeeeeeeeeeeeeeeeeeel", insomma avete capito il tipo ed anche la proposta sonora di questi pazzoidi
Evil Invaders che non vanno reinventando nulla, se non l'amore per questo genere musicale che ormai non si ascoltava da una vita: finalmente, dopo i greci
Exarsis, pare che il trend si stia invertendo e stia tornando il caro vecchio thrash metal, qui con una profonda accezione speed, molto simile ai primi due album dei
Whiplash, ovvero
Power and Pain del 1985 e
Ticket to Mayhem del 1987.
Bellissimo EP, con produzione retrò eccezionale, che speriamo sia solo un ottimo apripista per un album sulla lunga durata: complimenti agli
Evil Invaders di cui raccomandiamo caldamente un ascolto se sbavate per le band citate in questa recensione.
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