Ogni tanto capita di imbattersi in band che ci mettono davvero poco a convincere e impressionare... Stavolta è capitato con gli Orca, giovanissima formazione di Plymouth (UK) che finora ha pubblicato un paio di lavori intitolati rispettivamente "The thought of falling" (2003) e "Hopes ever shifting" (2004). I cinque brani inclusi in questa terza release si mettono subito in luce per la loro freschezza, ma sono anche contraddistinti da un grande dinamismo e da una certa immediatezza. L'opener "Punchline" è già un ottimo esempio di quello che il gruppo è capace di proporre, vale a dire un emocore nel quale le parti melodiche e quelle aggressive sono perfettamente bilanciate e danno vita a un mix alquanto piacevole da ascoltare. Si prosegue poi con "Bye bye telephone" e "Three sheets to the wind", due pezzi che confermano appieno la prima impressione e dimostrano che questo quintetto ha doti compositive davvero notevoli. In chiusura troviamo gli altrettanto validi "Swansong" e "Hopes ever shifting": quest'ultimo in particolare mi ha colpito per la vena progressiva che lo caratterizza e lo rende speciale, non a caso lo considero l'episodio più esaltante di tutto il cd!! Di sicuro la scena emocore si sta ampliando sempre di più e sta generando una grande quantità di cloni e di band a dir poco inutili, ma questi Orca sembrano avere le carte in regola per poter dire la loro, e anche in maniera piuttosto "autorevole"... Nonostante esistano solamente da tre anni danno l'idea di essere un gruppo compatto e affiatato, che con grande facilità riesce a creare musica di ottima fattura. È proprio un peccato che "The days are restless...but the nights are explosive" sia solo un Ep, perché un intero album di questo livello me lo sarei sentito molto ma molto volentieri!
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