Copertina 7

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2002
Durata:54 min.
Etichetta:Limb Music
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. BEYOND EARTH
  2. LIVING WISDOM
  3. YOUR GLORY WON'T LAST FOREVER
  4. ETERNAL
  5. HEROES FROM THE PAST
  6. CONCILIUM
  7. OLD MAN'S PROPHECY
  8. SONG OF LUST
  9. VICTORY OF LIGHT
  10. STORY OF ALL TIMES
  11. A NEW QUEST

Line up

  • Ana Lara: vocals
  • Miguel Gomes: guitars
  • Rui Santos: bass
  • João Rodrigues: drums
  • António Silva: keyboards

Voto medio utenti

"Beyond Earth" è il mio primo approccio con gli Oratory. Questo nonostante il gruppo portoghese abbia gia alle spalle un Mini e sopratutto "Illusion Dimensions", album di debutto uscito un paio di anni sempre per la LMP Records. Mi avevano descritto il precedente lavoro come un discreto album di Power Metal melodico penalizzato però dalla produzione e dalla prestazione di Marco Alves, vocalist principale al quale si affiancava la cantante Ana Lara. Nel frattempo tuttavia le cose sono cambiate: con l'uscita del gruppo di Alves, è toccato ad Ana Lara assumersi completamente il compito del cantato. Per le registrazioni del nuovo album gli Oratory si sono recati sino in Germania affidandosi per la produzione ad Uwe Lulis. Tutto questo fa sì che ora io possa descrivere "Beyond Earth" come un album più che discreto, ben prodotto ed ottimamente cantato, e che si lascia ascoltare con piacere. Certo... sempre di Power Metal Melodico. Facile citare i gruppi che possono essere utilizzati come termine di paragone per gli Oratory: Stratovarius, Freedom Call, ma anche Gamma Ray e Rhapsody, inoltre, vista la presenza di Ana Lara al microfono, si possono tirare dentro anche i Nightwish e sopratutto i Dark Moor. Infatti, se in alcuni passaggi di "Heroes From The Past" Ana Lara mi ricorda parecchio Dolores O'Riordan dei Cranberries, il riferimento più azzeccato è quello di Elisa, la cantante dei già citati Dark Moor, sebbene Ana Lara mostri un tocco melodico più accentuato. Ad ogni modo brani come "Living Wisdom" o "Eternal", non avrebbero assolutamente stonato se inseriti nella tracklist di "The Gates Of Oblivion". Gli Oratory mostrano a mio parere maggior personalità sui pezzi più melodici: la già citata "Heroes From The Past" e "Story Of All Times", vera e propria ballad con tanto di pianoforte. Sulla conclusiva "A New Quest" è evidente anche il lato più neoclassico degli Oratory, che mostrano anche l'attaccamento alla propria cultura inserendo alcuni versi dello scrittore Luís Vaz de Camöes. Infine, dopo gli 11 pezzi del gruppo trova spazio, come hidden track, l'energica e scanzonata cover di "Eternal Flame", un brano in origine delle Bangles.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 nov 2012 alle 14:49

Bell'album!!

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