I
Blood Of Kings si sono formati a Seattle solo un paio d'anni fa, e fautori di un Heavy & Speed Metal smaccatamente ottantiano (tra Exciter ed Heretic ) dopo un primo demo sono arrivati velocemente -
probabilmente troppo - all'esordio discografico proprio con questo "Starvation".
Troppo marcata l'amatorialità palesata da questo terzetto, sia a livello di una registrazione fortemente deficitaria sia per la prova complessiva di Nick Paul, sopratutto quando si piazza dietro al microfono.
Le cavalcate
maideniane che dettano spesso i tempi, come nel caso di "Without Fear" e "Symbols of Man", non portano da nessuna parte, evidenziando così non solo i limiti della registrazione e quelli esecutivi, ma finendo per puntare il dito anche verso un songwriting che probabilmente avrebbe necessitato di maggiore applicazione ed approfondimenti.
A danneggiare la situazione si aggiungono poi delle soluzioni davvero azzardate ed improbabili, come quelle che martoriano la titletrack, "Shakes" oppure la conclusiva "Time Has No Mercy".
Tutti d'accordo sulla passione, la coerenza ed il rispetto (dei musicisti e delle loro pulsazioni), ma ci sono ancora un sacco di cose da mettere a punto in casa Blood Of Kings.
E troppe per poterci passare sopra.
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