Ormai è noto a tutti che le case discografiche non inviano più i cd fisici alle redazioni di riviste, fanzine, webzine, vista la crisi economica imperante ed anche la maggior celerità e comodità della rete. Una scelta strategica peraltro comprensibile, iniziata da qualche anno ed alla quale piano piano si è adeguata la maggioranza degli addetti ai lavori, salvo poche eccezioni. Purtroppo però è cresciuta in parallelo una certa superficialità nella gestione del materiale, che talvolta sfocia in scarsa professionalità: indirizzi elettronici errati, file scalcagnati, assenza di informazioni, incuria e confusione. Probabilmente si tratta di promoter e funzionari troppo giovani e magari precari, che operano nei piccoli spazi concessi da altre attività e sono convinti che chiunque abbia tempo, voglia e mezzi tecnici per navigare alla ricerca dell’ennesima pub-band sconosciuta che realizza il proprio disco in poche decine di copie, destinate ad amici e parenti.
Guardacaso è proprio ciò che accade con il presente sette pollici, del quale sappiamo (..più o meno..) che riguarda due formazioni andate in tour congiunto lo scorso maggio: gli
Arabrot di Haugesund (Norvegia) ed i
Rabbits di Portland (Usa). Il micro-lavoro presenta un brano a testa, più hardcore/sludge quello degli scandinavi, più noise/doom quello degli statunitensi. Per il resto, buio completo.
A questo punto, meglio consigliare gli eventuali interessati di farsi una “scappata” su internet ed ascoltarselo da soli, magari procurandosi insieme le notizie sulla coppia di carneadi (un duo ed un trio).
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?