Un'altra allstar band? Ancora? Ma il mondo ha davvero bisogno di tutte queste League Of Justice pronte a salvare il metal dal tracollo e portarlo sull'altare dell'eternità? Mah...
Conoscevo questi
Wolfpakk giusto di nome ma non mi ha mai sfiorato nemmeno da lontano l'idea di approfondire l'argomento ed ecco che il destino me li offre su un vassoio d'argento e mi costringe ad averci a che fare. E allora fiondiamoci alla scoperta del supergruppo fondato da
Mark Sweeney (Crystal Ball) e
Michael Voss (Mad Max/MSG/Casanova) e che la potente AFM Records ha arricchito di uno stuolo di nomi illustri che evidentemente non avevano altro da fare se non cimentarsi nella professione di session man.
Cry Wolf è il secondo album e succede all'omonimo Wolfpakk e come quest'ultimo brulica di nomi di punta del panorama hard rock mondiale, potendo contare su personaggi del calibro di
Amanda Somerville, Ralf Scheepers, Göran Edman, Tony Mills, Doogie White, Blaze Baley, Piet Sielck, Kee Marcello, Roland Grapow, Don Airey, Brian Tichy e tanti tanti altri ancora. Tutto questo ben di Dio è assoluta garanzia di qualità interpretativa ed esecutiva, peccato però che se viene a mancare la materia prima i grandi nomi non servono praticamente a nulla.
Il disco del dinamico duo Sweeney/Voss è come un'enciclopedia del metal, c'è di tutto un po', dall'hard rock all'heavy metal classico al power metal, senza lasciare per strada vaghi richiami ai favolosi anni '70. Purtroppo però grandi nomi non sempre fa rima con grandi canzoni e questo
Cry Wolf si presenta come un'allegra brodaglia nella quale le grandi firme sfilano sulla passerella dando sfoggio di tutte le loro notevoli capacità senza riuscire nell'intento di lasciare il segno.
Il problema di fondo risiede tutto nel songwriting che è scontato, prevedibile e sentito già milioni di milioni di volte e considerando che questa è pure una metal opera viene a mancare anche quell'identità e quella sensazione di personalità che un gruppo classico normalmente riesce a tirare fuori. Insomma, se siete dei collezionisti o fan sfegatati di tutto ciò che è supergruppo compratelo giusto per dire ce l'ho, se non rientrate in una di queste categorie andate a ripescare un
Land Of The Free a caso e godetevi la vita.
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