Logico che per un'etichetta indipendente come la Lion Music, così come per molte altre, si debba sempre fare i conti con un budget non esattamente illimitato.
Ecco perchè si è costretti a prediligere un ampio numero di produzioni senza svenarsi esageratemante. Provarle tutte insomma, piuttosto che rischiare seriamente impiegando gran parte delle proprie risorse in grosse, importanti produzioni, ma impegnative monetariamente.
Ci si affida, così, a ristampe opportune ed all'eventualità sia di prodotti immancabilmente ignorabili che di uscite azzeccate e di ottimo valore.
"Save The World", terzo lavoro solista del chitarrista scandinavo Benny Jansson, si inserisce senza dubbio in quest'ultima categoria.
Jansson s'è fatto conoscere in passato come chitarrista prettamente rock/metal neoclassico e per figurare in alcune realizzazioni dei Johansson Brothers.
"Save The World" ci presenta un musicista adesso differente rispetto al passato.
Non che le influenze neoclassiche si siano improvvisamente atrofizzate, ma ora vengono fuse ad altri stili come fusion, pop e progressive.
La presenza di alcuni brani cantati da Goran Edman (altro ospite illustre nel cd è Jens Johansson), potrebbe anche giovare nel catalizzare l'attenzione non solo della consueta ristretta cerchia di appassionati di musica stumentale.
I brani cantati mediamente si muovono tra influenze che richiamano Deep Purple, Glen Hughes ("Save The World: pt.2", "Give My Baby Love") ed un certo pop raffinato ed armonicamente più curato, misto ad arrangiamenti neoclassici ("Winter Night", "Deep Wood").
Gli episodi strumentali ed i solismi, invece, ora non solo fanno trasparire l'interesse per Allan Holdsworth, Mike Stern, Al DiMeola, influenze che si miscelano alle sue già presenti attitudini neoclassiche e metal progressive, ma evidenziano sicuramente anche uno studio più approfondito, non solo incentrato sulla velocità fine a se stessa.
Jansson infatti, a differenza di molti suoi colleghi virtuosi, si dimostra in grado di trattare la melodia ed il fraseggio sia "verticalmente", che "orizzontalmente" rispetto alla tastiera, cioè: non solo con l'utilizzo di scale e di un approccio modale all'improvvisazione, ma anche enfatizzando le progressioni armoniche che caratterizzano gli accompagnamenti.
"Save The World" è una realizzazione che ha tutte le carte in regola per farsi apprezzare da chi ama la musica intelligente, virtuosa e davvero ben suonata.
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