Bentornati
Tigertailz! Dopo varie vicissitudini, tra cui anche eventi di una certa drammaticità, come la morte del bassista originale
Pepsi Tate, la glam metal band di Cardiff ritorna con un EP composto da 5 pezzi. La scelta dell'EP sembra la scelta azzeccata: cinque pezzi che ci riportano ad un suono tipicamente anni ottanta, quando il capello cotonato era il sogno di ogni adolescente, un viaggio (breve) in un periodo veramente d'oro per il glam. Non ci sono cedimenti in un EP veramente ben confezionato, che colpisce proprio al punto giusto, perché dai
Tigertailz sicuramente non ci aspettiamo innovazione, ma solamente schitarrate, chorus catchy, melodia, insomma, quello che potrebbe esser considerato il cliché che più cliché non può essere, al limite e anche oltre il limite dell'autocitazione, ma senza mai scadere nel banale.
Si parte con l'energia di
"Shoe collector", la successiva
"One life" è un ottima power ballad di ottantiana memoria, si riparte pestando fortissimo sull'accelleratore con
"Bite the hand", e con
"Spit it out" si strizza l'occhio al rock'n'roll più puro, per chiudere quindi con
"Punched in the gutz", quasi un omaggio al
Motley Crue del periodo
"Girls, girls, girls".
Ancora una volta, bentornati!
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