Il fatto che gli
Onirophagus provengano dalla caliente Spagna (Barcellona, per la precisione) autorizzerebbe a pensare di trovarsi di fronte ad una band dedita ad un metal solare e spensierato, dall'indole quasi festaiola. Al contrario, questi ragazzi prediligono le derive più cupe, malinconiche e a tratti tristi e deprimenti della nostra musica preferita, e con il loro primo album
"Prehuman" confezionano 48 minuti di doom/death metal dalle tinte oscure. Le sette tracce della tracklist hanno tutte una durata media di 7 minuti, durante i quali gli Onirophagus prediligono certo i tempi lenti e trascinati e con le loro melodie dipingono affreschi decadenti e dal sapore malinconico, pur non dimenticando di mostrare in più di un'occasione i muscoli: il growl del singer Paingrinder infatti è potente e decisamente azzeccato per la musica, che in certi frangenti richiama alla mente gli
Anathema più vecchi, o i
Mourning Beloveth per rimanere su lidi più recenti, mentre batteria e chitarra riescono a dare una furia ed una pesantezza alle composizioni, spezzando l'aura triste che permea le canzoni. "Prehuman" mostra i suoi punti di forza con tracce quali "Nocebo", "Discordia", "Feverish" o l'intermezzo acustico "Aeger", che divide esattamente a metà questo lavoro e da respiro all'ascoltatore.
La Xtreem Music ha avuto buon occhio a mettere sotto contratto gli Onirophagus, una band che forse non sarà imprescindibile ma che è in ogni caso stata capace di mettere insieme un disco che saprà soddisfare chi il doom/death lo ascolta e lo vive.
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