Tra gli esponenti di maggiore spicco della scena estrema iberica, i truculenti
Avulsed si ripresentano al pubblico a quattro anni di distanza dal precedente "Nullo (The Pleasure Of Self-Mutilation)": il nuovo lavoro
"Ritual Zombi" parte con la melodica intro "Dawn Of Apocalypse", che fa quasi temere un inatteso cambio di rotta verso lidi più easy-listening da parte del gruppo, ma basta l'incipit della successiva "Dead Flesh Awakened" per convincerci che gli Avulsed hanno mantenuto intatta la propria furia e la violenza della loro musica. Gli spagnoli non sono certo dei virtuosi, ma nemmeno ne hanno bisogno dal momento che il loro death metal ha come solo fine quello di massacrare qualsiasi cosa gli capiti a tiro: chitarre ribassate e violente snocciolano riff semplici ed efficaci, il drumkit di Osckar viene maltrattato a suon di tupatupa e doppia cassa ed il growl cavernoso e gutturalissimo di Dave Rotten declama liriche splatterose, sanguinolente e di cattivo gusto, come da tradizione del gruppo. Ma gli
Avulsed non sanno solo pestare, e sanno perfettamente che è necessario dare respiro ai brani per non renderli troppo monocordi e ripetitivi, per questo i brani fanno uso di rallentamenti e momenti più carichi di groove scapoccioso, senza perdere un briciolo di violenza. Ottimi anche gli inserti melodici da parte delle chitarre, che con fraseggi semplici riescono a dare ulteriore respiro alle canzoni. Tra le varie ed ottime "Dead Flesh Awakened", "...Was Not My Body", "Unborn The Undead" e "Cult Of The Living Dead" c'è spazio anche per la cover di un classico targato
Death, ovvero quella "Zombie Ritual" che visto anche il titolo del disco pare più una scelta obbligata che una scelta.
"Ritual Zombi" segna così un gradito ritorno per gli Avulsed, da ormai più di ventanni una garanzia di death metal ferale a sfondo gore ed ultrasplatter. Non per deboli di stomaco.
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