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Info

Anno di uscita:2013
Durata:42 min.
Etichetta:Cruz Del Sur Music

Tracklist

  1. BY ENDURANCE WE CONQUER
  2. NO PEACE BEYOND THE LINE
  3. THE HANDS OF TIME ARE BLEEDING
  4. TRINITY
  5. FOUR CANDLES BURNING
  6. THE COWARD'S PATH
  7. CAST OUT ALL RAGING SPIRITS
  8. BEYOND THE MARTYRS

Line up

  • Andy Ramage: bass
  • Erik Johnson: guitars
  • Butch Balich: vocals
  • Kevin Latchaw: drums
  • Jason Mucio: guitars

Voto medio utenti

Inserito il 10 ott 2013 alle 09:24

Ormai non entro piu' nel discorso valutazione (troppo soggettiva la cosa), pero' credo che quest'album meritava di stare negli hilights, come lo merita l'ultimo degli Atlantean Kodex. Credo fortemente che tra qualche anno si guardera' ai primi dischi degli Argus come a dei classici del genere e vorrei ringraziare la Cruz del Sur che sta facendo un lavoro incredibile per far emergere band di grande qualita' dimostrando che il vero heavy metal e' tutt'altro che morto.

Inserito il 10 ott 2013 alle 11:32

Band clamorosa... chi si permette a criticare i loro assoli? Si andasse ad ascoltare "The Damnation of John Faustus", ci sta pure un assolo di basso (tra l'altro se è giusto elogiare Butch Balich, io una noticina la riserverei pure a Andy Ramage). Sono curioso di ascoltare questo disco, i primi 2 li ho letteralmente consumati...

Inserito il 12 ott 2013 alle 14:49

@Polimar Tendenzialmente inserisco una band negli highlits quando la conosco davvero bene e ho la discografia ben presente in testa, oppure quando si tratta di un gruppo nuovo davvero clamoroso o ancora quando esce un disco molto valido in un "periodo di magra". Devo invece ammettere che gli Argus non li conoscevo, ho reperito i lavori precedenti e ascoltato più e più volte questo ultimo Beyond The Martyrs che, come detto mi è piaciuto davvero molto. Quindi inserirli nelle uscite "normali" non lo sminuisce, sopratutto con un 7,5 :-) Forse ci poteva stare anche un 8 (spesso solo il tempo può decretare il valore di un disco (e personalmente non ho mai dato più di 8,5) ma teniamo presente che stiamo parlando di un genere che esiste praticamente da sempre, in cui i dischi ottimi per fortuna non mancano. Fa comunque piacere vedere che la proposta di questi ragazzi venga apprezzata, molti invece lo giudicano carino da 6/6,5 e niente più, se non addirittura inutile :-(

Inserito il 12 ott 2013 alle 16:38

Il fatto degli hilights non voleva essere affatto una critica a te come recensore che anzi ti leggo sempre molto volentieri e ti ritengo sia competente che equilibrato(sviolinata!!). Il mio era semplicemente un auspicio nel vedere in futuro piu' dischi con sonorita' classicheggianti negli hilights invece dei soliti duecentomila dischi black, death, folk ambient e cosi via....perche' io mi sono innamorato di questa musica proprio per le sonorita' a cui gli Argus si ispirano e, ripeto, oggi sono tra quelli che le interpretano meglio. Ma credo che la risposta alle mie domande sia nell'ultima frase del tuo post, cioe' che molti considerano questo disco inutile e quindi dovro' rassegnarmi ai dischi black, death, folk ambient e cosi via......

Inserito il 12 ott 2013 alle 20:21

dopo essere arrossito per la sviolinata ;-) ti dico che non l'ho assolutamente percepita come una critica, ho solo voluto spiegare come, nella mia mente malata, decido di mettere i dischi negli highlights. Poi hai visto? Ci ha pensato il sommo Graz a mettere nei Top un po' di roba classica e buona con gli Atlantean Kodex! Di roba valida, anche se nascosta, ne esce ancora! Support!

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