Dopo essersi aperti la strada a suon di
sonore mazzate e grazie a un paio di EP, i
Sign of the Jackal danno alla luce il loro album d'esordio per la High Roller Records, con la sempre attenta etichetta tedesca che per l'occasione viene a pescare qui in Italia. Per la precisione da Rovereto, in provincia di Trento, dove i Sign of the Jackal si sono formati nel 2008 per dedicarsi a un robusto Heavy Metal che, anche per la presenza dietro al microfono della brava Laura Coller, ci rimanda a formazioni come Warlock, White Skull, Sentinel Beast, Hellion.
Una precisazione, questa, che toglie tutti i dubbi che potevano spuntare guardando la copertina di "Mark of the Beast", che (così come quella dei due precedenti lavori) poteva far pensare a una band dedita ad un Metal più estremo. Infatti, se l'introduzione "Voodoo" è interlocutoria, la seguente "Heavy Metal Possession" da solo certezze: uno spedito Metal ottantiano che i Sign of the Jackal hanno saputo metabolizzare e fare proprio, unendolo a una evidente passione per gli
horror movies. Ecco così giustificato il dialogo (in italiano) di "Paura nella Citta dei Morti Viventi", a dispetto del titolo cantata in inglese, che si segnala anche come uno degli episodi più riusciti del disco, con una bella prova della cantante e dei due chitarristi (dove ritrovo Roberto Condini dei National Suicide) e per quel feeling retrò che ne traspare, lo stesso che ritroviamo anche nella rockeggiante "Queens of Hell".
La velocità è invece garantita da "Hellhounds", con il suo approccio spiccatamente teutonico (primi Helloween o i meno fortunati Warrant) e da una "Heavy Metal Demons" più vicina alla lezione britannica. Ad ogni modo è l'intero disco a scorrere via solido e senza particolari cadute di tensione, se non forse la strumentale "Paganini Horror" e le sue scorribande
bonjoviane. Da segnalare ancora la presenza in chiusura della cover di "Trick or Treat", brano dei Fastway usato nella colonna del film "Morte a 33 Giri", a suggellare l'unione tra musica Metal e film horror.
Un'altra lama affilata per la R.W.O.H.M., e fa piacere sapere che è stata forgiata dalle nostre parti.
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