La Pure Steel Records ripropone per il mercato europeo "Dipoko", terzo album degli
Skinflint, uscito sul finire del 2012 per il solo mercato sudafricano.
Già, questo terzetto è originario del Botswana, sicuramente non una delle nazioni più conosciute in ambito Metal, con le radici del gruppo che sono ben presenti a livello lirico, e trapelano anche nelle melodie e nelle ritmiche ("Blood Ox Ritual"), senza però esagerare ed evitando così puntare più sulla singolarità delle loro origini, che sui contenuti musicali.
Che non sono nemmeno male, la voce di Giuseppe Sbrana (il cui nome non fa però pensare a un nativo), ruvida e vagamente declamatoria, calza a pennello per brani come la titletrack, "The Warrior Dance" o "Iron Mamba".
Musicalmente ricordano non poco gli Iron Maiden più grezzi (ergo quelli dei primi due album), con un sound epico e vagamente doom ("Dreams of Eternity" e "Gboyo") che potebbe far pensare ai Manilla Road ed ai Cirith Ungol. In questo aiuta sicuramente una registrazione sporca e vintage, probabilmente dovuta più ai mezzi a loro disposizioni che a scelte premeditate.
Comunque sia, "Dipoko" resta un discreto album, con diversi momenti degni di nota e ben rappresentativo di una formazione che non ha certo vita facile.
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