Il chitarrista Ron Ravi Warrion ha dato vita a questa formazione circondandosi di musicisti dal curriculum corposo e di tutto rispetto. Infatti, alla voce ritroviamo un certo Mike Vescera che non si è fatto mancare nulla in fatto di collaborazioni, dagli Obsession e quella con Yngwie J. Malmsteen sino ai Loudness e agli Animetal USA, mentre il resto del gruppo è formato dal bassista degli Aska (Keith Knight), il batterista Rob Brug (Halloween ed ex Damien) e il chitarrista Tim Thomas che è passato per le fila di diversi
pezzi da novanta della scena Power & Speed statunitense: gruppi come Agent Steel, Hirax, New Eden, Steel Prophet e Abattoir.
Peccato però che poi la montagna abbia partorito il
solito topolino.
Anche per la durata dell'album, poco più di mezz'ora dove i
Warrion piazzano pure un'intro, un paio di intermezzi e un'outro tutti strumentali, ben suonati, certo, ma che sembrano avere più che altro il compito di
allungare il brodo, che ci viene servito con l'accompagnamento di una resa sonora non esaltante.
Pochi dubbi invece sull'indirizzo musicale intrapreso dai Warrion, autori di un classico US Power Metal che concede molto spazio al chitarrismo di Ron Ravi e Tim Thomas, che dilagano sia all'interno delle varie canzoni sia nei vari pezzi strumentali a corredo dell'album.
Mike Vescera resta un ottimo vocalist e nell'occasione è autore di una prova sicuramente discreta, e lo dimostra ad esempio sulla titletrack e su "Adversary", inoltre su un paio di brani, per la precisione "Victim of Religion" e "Serpents Fire" troviamo il cantante George Call (Aska ed ex Omen), mentre il chitarrista degli ottimi Widow, Chris Bennett, si prende carico degli assoli sulla già citata "Victim of Religion".
L'impressione è di trovarsi di fronte ad un lavoro onesto ma, a dispetto dei musicisti coinvolti, dalla scarsa personalità, non particolarmente energico e un po' arruffato.
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