Dopo aver visto sul Forum di Metal.it un thread dedicato agli October31, mi sono accorto che non c'era traccia di loro sull'ultima versione del sito. Ho quindi rimediato, creando la scheda e andando a recuperare la recensione che tredici anni fa scrissi proprio a riguardo di "Meet Thy Maker", all'epoca appena distribuito per il mercato europeo dalla Metal Blade Records.[ ... In Europa, negli ultimi anni - anche se in realtà non era MAI scomparso del tutto - il Power Metal ha avuto una felice impennata negli indici di gradimento delle folle metalliche.
I gruppi legati alle più classiche sonorità teutoniche hanno riportato in auge un genere mai
assopitosi, ma per alcuni versi messo in secondo piano dalle
nuove sonorità. In più il power sinfonico si è fatto strada sbaragliando la concorrenza ed entrando nel cuore di molti metalheads (ma anche negli strali di altri), grazie anche ad una florida scena italiana che in questo settore si è fatta valere. Negli States però, tranne alcune eccezioni, il power languiva e per trovare riscontri diversi gruppi si erano rivolti all'Europa, come nel caso degli Iced Earth, Steel Prophet, o caso emblematico gli ultimi Kamelot. Ma nell'underground parecchie band si dedicavano ad un Power Metal grezzo e diretto, senza tanti fronzoli, nessuna concessione sinfonica, ma solo un robusto e potente metal. Questo vale per gruppi come, ad esempio, Skullview, Syris, Imagika, October31, Zaxas e tanti altri, autori di album che raramente sono saliti agli onori della cronaca, ma pieni di quel sano Metal di cui sopra. Tanto va che qualcuno ha deciso di porre rimedio almeno in parte a quest'ingiustizia.
Così "Meet Thy Maker" degli October31, realizzato negli States verso la fine del '99, sarà distribuito in Europa dalla Metal Blade, label che ha puntato parecchio sulla band: promozione, partecipazione al Wacken, probabile tour europeo.
"Meet Thy Maker" è un buon album, con un unico difetto, King Fowley (anche drummer) ha una voce potente, ed è un piacere ascoltarlo alle prese della cover dei Saxon "Power and the Glory", ma risulta poco versatile ed in difficoltà nei momenti più rallentati dell'album, come nel ritornello della title track o la parte arpeggiata di "Far from Danger Now". A ciò gli October31 hanno già trovato una soluzione con il recentissimo innesto del singer Shawn Pelata, nei confronti del quale Fowley si è mostrato entusiasta (beh... lo leggerete nell'intervista di prossima pubblicazione).
Comunque "Meet Thy Maker" presenta una band affiatata e tecnicamente preparata con due chitarristi veramente bravi, veloci e dall'ottimo gusto melodico (ok... maideniani) e con Fowley che dietro la batteria si rivela preciso e potente, il motore degli October31.
L'album presenta anche ottimi momenti come "Just an Illusion" dove Fowley si disimpegna bene anche alle vocals ma ancor meglio alla batteria, ed anche "For There is War!" brano scagliato contro le idiozie delle guerre e che a me ricorda non poco i vecchi Testament. Già detto dell'ottima resa della mitica "Power and the Glory", il tutto si conclude degnamente con "The Verdict" e "Behind the Castle Walls", un'altra dose di metal che viene a compensare tutte quelle esasperate elaborazioni, che si trovano in molte delle più recenti realizzazioni, con un metal potente e semplice (forse l'ho già detto!) di cui ogni tanto sento la mancanza. ... ]
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