Parlare del nuovo lavoro degli
Impending Doom è molto difficile.
Non perchè sia problematico inquadrarne la proposta o definirne gli ambiti musicali. No, è proprio difficile dire qualcosa che non sia già stato detto.
Il loro è uno scontato Death-core molto violento, rabbioso, saturo e dall'incedere quasi cibernetico che molto,
moltissimo, deve ai
Meshuggah da un lato e ai
Lamb of God dall'altro, senza che il quintetto della California aggiunga nulla a quanto già fatto dagli act appena citati.
Gli americani, partiti come band brutal, si sono evoluti nel corso della loro carriera arrivando ad essere quello che sono oggi ed avendo esaurito, a mio avviso, il loro compito con i lavori precedenti tanto è vero che il nuovo
"Death Will Reign", già di per se assolutamente poco originale, non è migliore ne più evoluto dei dischi che lo hanno preceduto.
Tra i solchi di questo album, se di "solchi" ha senso parlare nell'epoca degli mp3, troverete riff stoppati, ritmiche cadenzate, un costante urlo belluino che sovrasta tutto, e "melodie" di chitarra alienanti nello stile del gruppo svedese che ho citato prima, e , soprattutto, tanta monotona furia che rende l'ascolto del disco davvero difficile da sopportare per intero.
Variazioni e personalità non sono nelle corde degli
Impending Doom.
Rabbia e distruzione si.
Se vi basta,
"Death Will Reign" potrebbe anche piacervi.
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