Copertina 6

Info

Anno di uscita:2013
Durata:58 min.
Etichetta:Suicidal Records

Tracklist

  1. SHAKE IT OUT
  2. SMASH IT!
  3. THIS AIN'T A CELEBRATION
  4. GOD ONLY KNOWS WHO I AM
  5. MAKE YOUR STAND
  6. WHO'S AFRAID?
  7. SHOW SOME LOVE...TEAR IT DOWN
  8. CYCO STYLE
  9. SLAM CITY
  10. TILL MY LAST BREATH
  11. LIVING THE FIGHT
  12. LIFE... (CAN'T LIVE WITH IT, CAN'T LIVE WITHOUT IT)
  13. THIS WORLD

Line up

  • Mike Muir: vocals
  • Dean Pleasants: guitars
  • Eric Moore: drums
  • Tim "Rawbiz" Williams: bass
  • Nico Santora: guitars

Voto medio utenti

In questo 2013 carico di comeback e ritorni sulle scene, anche i californiani Suicidal Tendecies sempre guidati dal tarantolato Mike Muir interrompono un silenzio durato ben tredici anni con questo nuovo "13", un disco all'interno del quale è possibile ritrovare alcuni degli elementi tipici dei ST, arricchiti però da un gusto funkeggiante che rimanda più agli Infectious Grooves (non a caso il batterista Eric Moore ed il chitarrista Dean Pleasants ne fanno parte). Qualsiasi paragone con dischi come "Join The Army", "Lights, Camera, Revolution" o "How Will I Laugh Tomorrow.." sarebbe azzardato e fuori luogo, oltre che demolire questo nuovo "13", che in effetti non brilla come un album particolarmente ispirato: nonostante un buon inizio con canzoni quali "Shake It Out", "Smash It", "This Ain't A Celebration" o la semi ballata "God Only Knows Who I Am", il disco perde ben presto mordente a cuasa di brani non eccelsi o perfino trascinati più del dovuto ("Make Your Stand (With Conviction)", "Slam City", "Till My Last Breath"). Le prestazioni strumentali dei vari componenti infatti non bastano a risollevare questo "13", in cui persino le parti più funkeggianti stentano a far muovere il culo all'ascoltatore e non giustificano purtroppo un'attesa durata più di dieci anni. I fan però non si scoraggino: chi ha avuto la fortuna di vedere all'opera i Suicidal Tendencies (tra i quali il sottoscritto) può testimoniare come dal vivo la band abbia ancora moltissime frecce al suo arco e sappia ancora mettere in piedi spettacoli carichi di adrenalina e groove. Se questo disco è quindi il pretesto per avere ancora i californiani in tour, ben venga, a patto che i ST inseriscano in scaletta il minimo indispensabile di estratti da questo "13".
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 10 dic 2013 alle 01:38

quoto cory, due dischi tra il brutto (carcass) e l'assolutamente trascurabile (questo)... peccato. Jimmy, hai visto che ti abbiamo accontentato in fretta? ;)

Inserito il 06 dic 2013 alle 14:37

Per me bello 13 così come Surgical Steel, due ritorni coi controcoglioni, imho.

Inserito il 05 dic 2013 alle 16:32

io purtroppo non sono riuscito ad esaltarmi nè con i ST nè con i Carcass :(

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