AA.VV. - Thriller - A Metal Tribute to Michael Jackson

Copertina 5,5

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2013
Durata:53 min.
Etichetta:Deadline Music

Tracklist

  1. THRILLER
  2. MAN IN THE MIRROR
  3. THE WAY YOU MAKE ME FEEL
  4. BLACK OR WHITE
  5. BEAT IT
  6. BILLY JEAN
  7. SHAKE YOUR BODY
  8. ROCK WITH YOU
  9. DIRTY DIANA
  10. BAD
  11. THEY DON'T CARE ABOUT US
  12. NEVER CAN SAY GOODBYE
  13. SMOOTH CRIMINAL

Line up

  • Various Artists

Voto medio utenti

Gioco d’anticipo: prima che lo facciate voi, mi do del cretino da solo.
La mia malsana missione consistente nel collezionare qualsiasi scorribanda discografica di membri degli Iron Maiden al di fuori della band madre, nel corso degli anni, ha condotto ad acquisti che definire improvvidi sarebbe eufemistico. Soffermandosi sulla categoria “tribute album che lasciano il tempo che trovano”, quel malandrino di Paul Di’Anno mi ha giocato svariati scherzi da prete: così a memoria, ricordo di sue partecipazioni in tributi a Ufo, Led Zeppelin, Nazareth, Van Halen, ZZ Top e Thin Lizzy. Gruppi strepitosi, ci mancherebbe, ma mai abbastanza da giustificare i miei ingenti esborsi…

Forse, la raccolta che mi accingo a recensire è la più bislacca in assoluto, decidendo di omaggiare un’icona del pop come Michael Jackson, artista che non mi fa impazzire ma che nemmeno disdegno: volendo per un istante smettere i panni del metallaro duro e puro, trovo che alcune sue canzoni siano davvero buone.
Deve averla pensata così anche la Deadline Music, che ha assoldato uno stuolo di musicisti metal dal discreto pedigree e confezionato un prodotto meno terrificante di quanto avrei creduto. Al tempo stesso, i dischi belli sono altri…

Inizio la disamina dei brani proprio da Di’Anno, che può qui usufruire dei servigi di un ottimo chitarrista come Craig Goldy (Dio). La loro versione di Bad, purtroppo, non è irresistibile, nonostante le linee vocali del pezzo siano perfette per il singer di Chingford. Se devo essere onesto, trovo preferibile la versione originale.

Dopo aver preso atto di aver sperperato per l’ennesima volta i miei pochi denari, posso continuare l’ascolto con più rilassatezza: così, riesco a fruire di alcune reinterpretazioni interessanti.
Sentire il vocione di Chuck Billy (Testament) intonare Thriller, ad esempio, è quantomeno un’esperienza, mentre ho trovato azzeccate la rocciosa versione di Black or White (Lajon Witherspoon dei Sevendust alla voce con Bruce Kulick e Tony Franklin al suo fianco), e la performance del wrestler Chris Jericho (Fozzy) nella bella Dirty Diana.

Piuttosto spompate, invece, la Man in the Mirror (gran canzone, a mio avviso) di Danny Worsnop degli Asking Alexandria e di Billy Sheenan, così come Shake Your Body (Down to the Ground), banalizzata da Elias Soriano (Nonpoint).

Semplicemente brutte, da ultimo, Beat It, modernizzata in modo irritante e pretestuoso da Pryia Panda delle Diemonds (chi?) e Bumblefoot dei Guns N’Roses, e They Don’t Care About Us, uccisa dagli Icarus Witch.
Chiude la notissima cover di Smooth Criminal degli Alien Ant Farm, che ho odiato ai tempi ma che qui in mezzo fa la sua porca figura.

Volendo fornire un giudizio complessivo, mi vedo costretto ad affibbiare una valutazione insufficiente. Prodotti improvvisati come questo servono giusto a spillare qualche soldo ai fan dei singoli musicisti coinvolti (e io ci casco ogni volta, mannaggia a me!), non hanno particolare senso in un mercato come quello odierno e sono destinati a passare senza lasciare traccia alcuna.

Tutto ciò senza contare che l’unico, vero tributo a Michael Jackson rimane l’accorato, commovente ringraziamento di Laura Scimone. Fossi negli Iron Maiden, lo utilizzerei come intro dei concerti al posto del discorso con cui Churchill dichiarò guerra alla Germania nazista. Culto assoluto…http://www.youtube.com/watch?v=S8yesK0cs-Q
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 dic 2013 alle 12:59

disco pessimo dall'inizio alla fine...hanno "ucciso" Michael Jackson un'altra volta...

Inserito il 18 dic 2013 alle 11:31

Michael Jackson per i metallari alla fine non è da disprezzare, ricordo che su Beat It (l'originale) ci suonano i fratelli Porcarco, Steve Lukather e l'assolo è di Eddie Van Halen.

Inserito il 18 dic 2013 alle 09:21

Due deficenti. Chris Jericho <3

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