Piacevolissima sorpresa questi catalani Vidres A La Sang, band giunta al debutto su Xtreem Music (e qui altra sorpresa viste le fetenzie che mi avevano propinato in passato). La band fiera, delle proprie radici, canta nell’idioma originario ed il risultato è tutt’altro che spiacevole. La proposta si attesta su coordinate molto varie, le quali, pur non risultando originali, sanno fondere insieme sapientemente death metal brutale, riffing black metal ed assoli heavy metal. Il tutto è condito con un’intensità davvero notevole e una perizia tecnica molto buona, le quali associate ad una produzione decisamente pimpante danno come risultato un album fuckin’ killer!
Ottima anche la voce del singer Eloi, brutale ma non monocorde, anche perché la durata media delle songs, che si attesta quasi attorno ai sei minuti, renderebbe insopportabile un singer noioso. La varietà della proposta è il punto vincente della band, capace ora di pigiare brutalmente sull’acceleratore, grazie ad un batterista potente e dinamico, e ciò avviene quasi sempre in chiusura di song, ora di cadenzare la propria proposta e renderla atmosferica, e credetemi se vi dico che talvolta vengono in mente i Nile.
Non c’è un solo pezzo debole, laddove la sola opener, “El Mes Dur Sempre Guanya”, vale da sola il prezzo del disco.
I Vidreas A La Sang ci danno una lezione di come risultare devastanti, e tutt’altro che scontati, pur non inventando nulla, ma semplicemente unendo insieme componenti diverse per un risultato micidiale. Un nome da tenere d’occhio per il futuro.
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