I norvegesi
Horizon Ablaze sono formati da membri di
Absu,
1349 e
Blood Red Throne, si esprimono in madrelingua (prevalentemente) e suonano una via di mezzo tra black metal e death metal.
In genere in questi casi si suole parlare di blackened death metal ma a mio modesto giudizio per questo “
Dødsverk” si potrebbe parlare, concedetemelo, di ‘deathened’ black metal. Ciò per rimarcare che il sound della band pur avendo una certa brutalità e certe strutture del death metal, compreso quello più brutale, ha un’anima, un feeling e un’aura decisamente black metal.
Nello specifico la band dosa bene entrambe le influenze, talvolta esaltandole, come nel finale di “
Fordømt”, con partiture decisamente epiche e coinvolgenti. La band gioca a stupire e così dopo un breve intro dal flavour jazz, con tanto di suadente voce femminile, ci vomita addosso una rabbia tipicamente brutal death metal nella splendida “
Dømt Til Frihet”.
Notevole è anche l’uso alternato di growling e screaming, i quali danno il meglio in uno degli episodi più riusciti del platter, quella “
Der Untergang” che a tratti è veramente spaventevole, per intensità e suggestioni orrorifiche.
In certi frangenti vengono in mente gli
Aevangelist.
Il disco si chiude con la placida “
Avskjed”, canzone acustica dal sapore folk.
“
Dødsverk” è un disco coraggioso e, a tratti, innovativo, suonato da gente che ha mestiere e gusto per l’estremo. Bravi!
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