Dopo undici anni di silenzio dal debut album "
The Final Dance", tornano gli svizzeri
Kirk con il nuovo "
Masquerade", davvero un bel disco di heavy/power/melodic metal.
I ragazzi hanno nel frattempo accumulato esperienza in altre formazioni, e la stesura del nuovo album sembra venuta veramente bene. Non vi nascondo che qua e là ho sentito momenti derivativi al limite del plagio (ascoltate l'inizio di "
Eternity" e ditemi se non è identico a "
Suite Sister Mary" dei Queensryche!), ma in questo disco ci sono brani godibilissimi, soprattutto quelli che spingono di più sull'acceleratore, come ad esempio "
Devil's Claw", "
Supersoni Speed" (molto helloweeniana) o "
Face in the Crowd".
Con un qualcosa che mi fa a volta pensare alle linee melodiche dei Royal Hunt, pur senza le onnipresenti tastiere di Andersen tra i piedi, i Kirk hanno a mio parere sfornato un prodotto competitivo e davvero piacevole, che mi sento di consigliare a più di un fan dell'heavy melodico ma muscoloso.
Peraltro, i nostri eroi saranno a marzo in Italia di spalla ai
Poodles per un paio di date (il 14 al Blue Rose di Bresso e il 15 all'Audiodrome di Torino); potrebbe essere la piacevole scoperta di una band che sa suonare, e che ha delle belle cartucce nel fucile.
Bravi
Kirk, e bentornati. Spock e il signor Sulu sarebbero fieri di voi.
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