Seppur la mia carta d’identità non sia poi così datata (ma non certo di primo pelo …) ho sempre più difficoltà ad avvicinarmi e ad entusiasmarmi, come molti colleghi fanno, al “nuovo” trend estremo, il cosiddetto blackened death metal… Se solo avete un minimo di conoscenza storica saprete benissimo che il connubio tra i due stili non nasce certo per merito dei
Portal o degli
Aevangelist, ma non è certo una “lezione di storia della musica estrema” quella che voglio scrivere, ma semplicemente raccontarvi del’esordio di questo terzetto californiano … Innanzitutto diciamo che la band di per se non ha alcuna gavetta alle spalle perché gli
Howls Of Ebb si formano nel 2012 e solo due anni dopo sono già alle prese con il qui presente debut album, ciò non toglie che il cantante/chitarrista zEleFthANd e il batterista Rotten Bliss abbiano già suonato insieme nei
Ligeia, mentre Rotten è solo un guest nell’altra band di zEleFthANd i
King Carnage, autori lo scorso anno del debut
“Ounce Of Mercy, Pound Of Flesh” . Detto questo veniamo ai nove brani che compongono quest’album dicendo subito che a livello di produzione, affidata allo stesso (megalomane?) zEleFthANd, non ci siamo proprio, infatti il sound è fin troppo chiuso e ovattato con un’evidente ripercussione sulla dinamicità dell’album. I pezzi contenuti in
“Vigils Of The 3rd Eye” sono parecchio eterogenei con quelli più brevi e diretti come
“Opulent Ghouls... Blessed Be Thy End” o
“The Arc. The Vine. The Blight” che sono un po’ più digeribili e “lineari” , ciononostante
“Opulent...” pur potendo contare su un drumming che cammina, e che incarna perfettamente il concetto di terremotante, sembra comunque troppo forzata nella sua concezione. Quando si passa alle songs più articolate vengono a galla i principali difetti del gruppo, prendete ad esempio la lunga parte centrale strumentale di
“Of Heel, Cyst And Lung” dove ricordano un po’ i
Nile più sempliciotti o la banalità disarmante della cavalcatina della title track, per non parlare degli innumerevoli, ed inevitabili rallentamenti al limite del doom che si trascinano stancamente per un po’ tutto l’album annoiando non poco. Sicuramente ci sono anche momenti esaltanti come nella conclusiva
“The Devious Nectar - Purgatory Reprisal” dove il noisy death metal degli Howls Of Ebb, poggia su una struttura logico compositiva più solida, ma è comunque poco. Va bene essere cervellotici e cercare ostinatamente di proporre qualcosa di innovativo, ma difficilmente sono riuscito a seguire il filo logico dei pezzi, ammesso che ci sia … Spesso si ha l’impressione che i nostri californiani abbiano frullato un po’ tutte le loro esperienze/influenze (citazione d’obbligo per i
Morbid Angel d’inizio carriera per drumming e vocals) sperando di trarne fuori qualcosa di buono … Purtroppo il risultato non è stato quello sperato, infatti la qualità dell’album è fortemente altalenante e difficilmente si ha la voglia di rigettarsi in questo minestrone sonoro una volta arrivati alla fine.
“Vigil Of The 3rd Eye” probabilmente piacerà molto a tutti quelli che non essendo cresciuti con il vero death metal nelle orecchie si esaltano e si bagnano con questo pseudo death, io sinceramente se devo ascoltare tutto ‘sto casino senza capo ne coda, preferisco prendere a caso uno dei miei cd riposti nella cassaforte (del cuore) e godere come un riccio … questione di gusti, d’età e di qualità...
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