Già chitarrista solista di Arabesque, Shadrane e Lalu, Joop Wolters si presenta con questo suo secondo lavoro solista "Speed, Traffic and Guitars - Accidents", di cui è produttore e songwriter. L'album si dipana su stili e generi vari che caratterizzano la sua giovinezza trascorsa in paesi diversi tra cui Svezia, Belgio, Germania e Olanda; paesi dai quali ha potuto trarre influenze musicali culturali e stilistiche dei musicisti che ha incontrato e con i quali ha collaborato.
Joop ci racconta che i chitarristi che l'hanno più colpito sono stati Alex Lifeson dei Rush e Gary Moore, infatti nell'album le reminescenze progressive ("Beggin' For A Trip To The Stars" e "Cruising For The Soul") e blues ("A Day And This" e "Resolute") non mancano, così come non mancano passaggi fusion, funky e jazz. Insomma un artista poliedrico che riesce a fare della sua tecnica la base di partenza per i più disparati viaggi all'interno di differenti stili e moods (ascoltare la song "Disturbance" per credere). Lo shred di Joop Wolters è pulito, preciso e non eccessivamente veloce, da non paragonare a quello di Michael Angelo/Schumacker per la sua velocità supersonica, ma al tempo stesso ricco di pathos come in "Lovers Lane", "Acoustimas" e "Canned Heart". D'altronde Joop Wolters scrive nelle sue note che le sue canzoni sono il cuore delle sue esperienze di vita. Come lui stesso dice: "sostanza, non velocità".
Da notare che il buon Joop si cimenta anche in tutte le parti di tastiere e di basso e con buoni risultati, provate a dare un ascolto alla song "To the G and back" dove il basso di Joop si destreggia a meraviglia su ritmi fusion vertiginosi.
Ancora Jazz-Funky di alta qualità in "Funkonexsion", mentre "Some Time To Spare" è una perla di Heavy-shred in cui Joop Wolters esibisce il suo estro e la sua velocità intrecciando magiche architetture di melodia tra sweep e vibrati da urlo! Con "Avenue La Reinscance" Joop ci dimostra come con sfumature poliritmiche e fraseggi di alta qualità si può costruire una così bella song. Un album di non facile apprendimento, non di certo easy-listening come Neil Zaza, nè pomposo come Patrick Rondat nè supersonico come Michael Angelo, ma spontaneo, tecnicamente variegato e molto curato nella produzione, anche se un po' prolisso in alcuni passaggi fusion. Per i più intransigenti guitar maniacs.
Per i fanatici del guitar shredding consiglio di fare una capatina sul sito ufficiale di Jopp Wolters (www.joopwolters.com) dove nella sezione media è possibile vedere alcuni gradevoli filmati di Joop che si esibisce con la sua inseparabile Ibanez.
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?