Impaled Nazarene - Vigorous And Liberating Death

Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:34 min.
Etichetta:Osmose Productions

Tracklist

  1. KING REBORN
  2. FLAMING SWORD OF SATAN
  3. PATHOLOGICAL HUNGER FOR VIOLENCE
  4. VESTAL VIRGINS
  5. MARTIAL LAW
  6. RISKIARVIO
  7. APOCALYPSE PRINCIPLE
  8. KUOLEMAN VARJOT
  9. VIGOROUS AND LIBERATING DEATH
  10. DRINK CONSULTATION
  11. DYSTOPIA A. S.
  12. SANANVAPAUS
  13. HOSTIS HUMANI GENERIS

Line up

  • Slutti666 : vocals
  • Repe Misanthrope : drums
  • Arc v 666 : bass
  • Tomi UG Ullgren : guitars

Voto medio utenti

C’era un periodo in cui gli Impaled Nazarene incutevano timore e venivano visti come l’ultimo blasfemo assalto all’integrità morale cristiana e sfornavano album devastanti, sporchi, maleducati… oggi della band di “In The Name Of Satan” , “Cyberchrist” e “We're Satan's Generation” non è rimasto granchè se non un’attitudine estrema pur sempre genuina sulla cui spontaneità non si discute … Il leader Mika Luttinen potrebbe tranquillamente farsi la foto di matrimonio della figlia con il dito medio alzato, mentre si scola una bottiglia di whisky e state pur certi che sarebbe lui al 100% … per cui di vederlo ancora così nelle foto promozionali ( a parte una pancetta ben in evidenza) non ha scandalizzato né sconvolto nessuno … quello che può invece “sconvolgere” di più è il viale del tramonto che si staglia all’orizzonte, purtroppo bisogna farsene una ragione e quando un gruppo di analfabeti musicali (tali penso si possano definire gli Impaled Nazarene in quanto a tecnica esecutiva) arrivano al dodicesimo album, possiamo anche aspettarci che non abbiano più niente da dire … “Vigorous and Liberating Death” segna così l’inizio della fine per questo glorioso gruppo alla cui ignoranza sonora sono stato e sarò sempre devoto. Spero che non me ne vogliate a male, ma in queste righe dobbiamo “giudicare” il valore musicale dell’album in questione, non il valore storico della band, sul quale ripeto e ribadisco fino alla noia che non ci devono essere “se” o “ma”, Impaled Nazarene sono e saranno sempre nell’olimpo del metal estremo, capaci tra pochi, di forgiarsi un sound unico e personale temprato nel tempo e portato avanti con convinzione e tenacia per anni. Oggi però dei tredici pezzi che troviamo nel nuovo album, ce ne sono tre o quattro che si salvano per capacità di essere ancora convincenti e distruttivi “Pathological Hunger For Violence” , “Kuoleman Varjont” e “Distophya AS” highlight dell’album . Le restanti otto/nove tracce si barcamenano stancamente tra sfuriate black-thrash-core con la sfacciataggine del punk ( “Riskiarvio” ) e sono una vera e propria agonia nel mare dei ricordi… non si possono sentire gli Impaled Nazarene così spompati e stanchi ( “Flaming Sword Of Satan” tanto per non farsi mancare niente … ), non è e non può essere una questione di idee (“Apocalypse Principle” e “Sananvapaus”), quelle sono e le conosciamo tutti, ma quando neanche loro ci credono più, difficile che “abbocchiamo” noi … Magari per qualcuno lo spirito degli Impaled Nazarene è già morto da tempo, personalmente ritengo che fino ad oggi gli I.N. si siano mantenuti comunque bene, grazie ad album sempre belli spinti e arrembanti, “Vigorous And Liberating Death” è il primo vero flop, la prima volta che la sex machine finlandese si inceppa clamorosamente … Mi intristisce pensare che gli Impaled Nazarene vogliano ancora continuare con questa patetica recita di quello che fu e che non sarà mai più, trascinandosi stancamente, lasciate oggi ragazzi, magari con l’ennesimo tour che vi porterà ovunque, dove potrete gustarvi il giusto omaggio dei vostri fans, che sicuramente non mancheranno, ma poi basta. Il tempo passa, i bimbi crescono, i papà imbiancano e gli Impaled Nazarene sparano a salve …

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 16 apr 2014 alle 08:40

Che amarezza...

Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.