Non mi posso certo considerare un appassionato e sostenitore del Glam, Sleaze & Hair Metal, infatti, quando queste sonorità e pose raccoglievano successi, lipstick, reggiseni e appagamenti ehm... assortiti, le mie attenzioni erano rivolte a ben altri ascolti.
Eppure, ora mi ritrovo qui a disquisire di una band che del tributo - ma anche della parodia - del genere, ha fatto la propria fortuna: gli
Steel Panther.
Formatisi a Los Angeles nel 2000, e comunque già con diverse esperienze alle spalle, gli Steel Panther non hanno mai usato mezzi termini sia sul piano musicale, andando a sfrugugliare il meglio di gruppi come Motley Crue, Poison, Faster Pussycat, Warrant ma anche Van Halen e Def Leppard, sia su quello lirico: tanto sesso, esplicito e sboccato.
Già dalle sue prime note mi rendo conto che l'opener non è una cover del quasi omonimo brano degli S.O.D., pertanto nessuna rivincita contro chi aveva denigrato questa attitudine, ma al contrario un episodio votato a quei gruppi che a suo tempo avevano spopolato lungo il Sunset Boulevard e che gli Steel Panther ora affrontano con inaspettata energia e convinzione.
La stessa che hanno sicuramente messo nello scegliere titoli e testi dei singoli brani: ecco così che incrociamo la strada con le varie "Gloryhole", "Bukakke Tears", "Fucking My Heart in the Ass", canzoni come già anticipato, irriverenti, sfacciate e senza peli sulla lingua.
Ok.. forse. Viziosi a parole... ma non solo, dato che puntano a shockare tanto a livello grafico con una loro reinterpretazione de
l'ultima cena, quanto nella loro esposizione musicale, dove si muovono sinuosi e tentatori, come su "Gangbang at the Old Folks Home" (dove ospitano Vivian Campbell) o "The Burden of Being Wonderful", addirittura sdolcinati e mielosi nella ballad "Bukkake Tears", ma pure abili a non farsi mancare quel gradito approccio Hard & Heavy che risponde sin da subito all'appello della già citata opener, replicando poi su "Ten Strikes You're Out", "Fucking My Heart in the Ass" e "If I Was The King".
Sorprendentemente energici e soprattutto davvero credibili... almeno per quanto riguarda l'aspetto musicale, per il resto
un po' meno!Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?