Oh la, è sempre un gran piacere quando butti nel lettore il demo di debutto di una giovane band e la "nuova" ondata di heavy metal britannico (NWOBHM) ti travolge e ti sconvolge.

La giovane band in questione peraltro è italiana e si presenta a noi sotto il nome Razing Storm (se l'avete preso dallo spin-off di Time Crisis vi voglio un po' più bene), portando in dote "Battle For Life", come detto dischetto d'esordio e biglietto da visita per l'entrata ufficiale nel mondo della musica.
E, come anticipato nell'incipit della recensione, che botta!
Premetto subito che i suoni non è che siano proprio granché, ma questo è assolutamente perdonabile data l'indubbia qualità dei ragazzi, oltre che paradossalmente propedeutico a catapultarci mentalmente negli anni '80, anni da cui i Razing Storm sembrano aver risucchiato ogni nota del disco.
Fin dalle prime battute dell'opener "Battle For Life" possiamo infatti ascoltare echi di Judas Priest e soprattutto Iron Maiden, in particolare nella coppia d'asce Muti/Longo, così come maideniano è anche l'approccio alla batteria dell'ottimo Andrew De Carolis. Un po' troppo in secondo piano invece risulta il basso di Lorenzo Tomei, penalizzato da un suono obiettivamente poco incisivo.
Menzione particolare merita la voce di Dani Lixx, che per tutti i 26 minuti del disco mi ha lasciato basito e della quale, tutt'ora, non riesco a valutare la qualità. Un paio di acuti qua e la mi lasciano pensare che si tratti di una bella voce, potente e piena, ma qualche stonatura di troppo soprattutto nel range medio mi fanno storcere un po' il naso. Interessante senza dubbio il timbro, evidenziato nella bella parte centrale di "Killing World".
In mezzo troviamo la "storica" "300", ispirata da Leonida e dalla battaglia delle Termopili, la ruffianissima "Metal is Life" e la cospirazionistica "Annunaki" (si scrive Anunnaki però, non mi cadete su queste sottigliezze!), per un demo che globalmente si rivela molto interessante, seppur comprensibilmente non ancora pienamente maturo a livello di songwriting.

"Battle For Life" ci offre quindi una band in decisa rampa di lancio. I Razing Storm, appoggiati da un'etichetta che creda in loro e da una produzione degna, potrebbero senza dubbio dire la loro in una frangia di mercato che latita di band apprezzabili. A presto, si spera, per la prima prova sulla distanza!

Quoth the Raven, Nevermore..