"Nicole, dì a papà un numero da 1 a 10".
"Sette e mezzo! Hanno un bel nome!!".Azz.. ed ora come lo giustifico un sette e mezzo ai
Celesty... che poi come monicker non è che sia poi molto Heavy!!
Partiamo dicendo che i Celesty fanno Power Metal, tanto poi piace ad un sacco di gente e se qualcuno dice che ho esagerato gli do pure del "poser".
Sì mi piace! Ecco, citiamo un paio di brani che fanno volume e riempiono la recensione. "Reign Of Elements" è l'apoteosi del becer power, a partire dalla schioppettante intro, dalla rutilante doppia cassa sino ai chorus, per non parlare della parte narrata. Credo però che "Sword Of Salvation" sia il pezzo migliore dell'album, quello che unisce atmosfere manowariane al più classico Power teutonico, con Kimmo Perämäki che sembra cercare il punto d'unione tra Kai Hansen (che ricorda parecchio!) ed Eric Adams (che ricorda molto meno!). "Charge" è un altro ottimo brano, rodato ed ideale opener, mentre "Kingdom" non è niente più che la classica ballad posta in chiusura.
E' ancora troppo poco!
Cappero... facciamo un po' il saccente, dov'è finita quella vecchia enciclopedia dell'Heavy Metal?
Allora, i Celesty sono nati, grazie al drummer Jere Luokkamäki, in Finlandia nel 1998. Inizialmente come Celestial, poi cambiato leggermente il nome hanno realizzato un paio di demo, prima di finire sotto contratto con la Arise Records, per la quale hanno inciso appunto "Reign Of Elements" e preso parte all'imminente "The Keepers Of Jericho II" con la cover di "The Chance".
Bello: ecco pure un guest, Jani Liimatainen dei Sonata che fa un solo su "Revenge"; eddai che faccio un figurone! Per finire in bellezza citiamo come paragoni un paio di nomi importanti, vecchi, nuovi e... scontati: Helloween, Stratovarius, Gamma Ray e Sonata Arctica. E se poi non gli assomigliano? Uffa... de gustibus e poi magari scateniamo polemiche sul forum e facciamo pure un sacco di accessi!! Sarebbe meglio mettere pure un paio di gruppi minori, quelli che quasi nessuno conosce e così passo per il mega esperto della situazione. Abbondiamo, facciamo pure tre: Heavenly, Thunderstone ed Arthemis, chi ha apprezzato i loro album, qui troverà sicuramente brani di suo gradimento, perché i Celesty riescono veramente a trovare la giusta combinazione di velocità, toni epici e melodia, dando anche un tocco di freschezza ad un genere che, devo ammettere, talvolta finisce con il mordersi la coda.
"Ma Nicole, sei sicura di aver detto sette e mezzo?".
"... certo papà, i Celesty sono proprio bravi!!".
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