La
varietà non è di certo un problema per i
Die Apokalyptischen Reiter. Questo è ciò che viene in mente ascoltando il nuovo
Tief.Tiefer. Un album spartito in due dischi differenti tra loro, il primo,
Tief, è composto da pezzi inediti, mai pubblicati precedentemente; il secondo,
Tiefer, è invece una introspezione acustica di diversi brani noti, che sarà certamente un regalo apprezzato dai fans della band tedesca. Il titolo originario di questa ennesima fatica discografica doveva essere
1000 Tage, ovvero
1000 Giorni, stesso lasso di tempo durante il quale il gruppo ha dialogato con la propria musa al fine di creare l'innovativa musica di
Tief.Tiefer. Per detta degli stessi componenti: "È stata magia pura. Incredibile e quasi irreale. Anche se stiamo facendo musica insieme da tanto tempo, riusciamo ancora a stupire e sorprendere noi stessi." Conosciuti ai molti come fautori di un metal inclassificabile, i
Die Apokalyptischen Reiter continuano per la loro strada anche con questa nuova uscita, portando quel misto di industrial, extreme e modern che non è di certo accessibile all'intero pubblico. Settantacinque minuti di meravigliosa confusione, un frastuono aspettato, una calma irrisoria. Una sensazione strana si avverte durante lo scorrere delle note, come se la musica provenisse da lontano, proprio questa emozione algentemente percepita è data dai luoghi in cui i pezzi sono stati pensati e composti. Dai Monti dei Giganti slesiani agli Urali, dalle Florida Keys alla regione tedesca dell'Uckermark, i
Die Apokalyptischen Reiter hanno tratto l'ispirazione per i loro nuovi brani, condensandovi all'interno i propri stati d'animo.
Tief.Tiefer è un arduo percorso musicale, sono gemelli apparentemente uguali ma fondamentalmente dissimili,
inclassificabilmente inscindibili.
Tief rappresenta l'anima moderna della band teutonica, quella forse più conosciuta, dove i musicisti si spingono oltre, sperimentano e fondono volontariamente. Dall'opener
Freiheit Gleichheit Brüderlichkeit, che contiene spunti djent ed effetti chiaramente techno, nella quale la voce di
Fuchs alterna momenti rabbiosi e distorti al chorus pulito. L'idioma tedesco si configura alla perfezione all'interno della trama della canzone, dando anche quel tocco di stranezza in più che non guasta. Con il secondo brano,
Wir, la musica si porta in territorio rammsteiniano, vicino all'industrial con inserti deathcore. Il piano che apre la seguente
Wo es Dich gibt tratteggia un altro mutamento nella musica di
Tief, con un traccia più calma, accostabile maggiormente all'heavy o addirittura al rock di accezione popolare. Con
Was bleibt bin ich si è invece di fronte a un pezzo sperimentale, partorito da quella solita consapevole pazzia del combo tedesco.
Ein leichtes Mädchen al contrario racchiude l'ascoltatore un'atmosfera sognante ed avvolgente, in un brano dove gli effetti dei sintetizzatori regnano sovrani.
Ein Vöglein, brevissima nei suoi due minuti di durata, è un intermezzo malinconico, nel quale i protagonisti assoluti sono il piano ed il vocalist.
Es Wird Nacht, dove le percussioni e le note della tastiera si intrecciano creando un tutt'uno inverosimile, riporta i
Die Apokalyptischen Reiter accanto ai compatrioti
Rammstein nelle loro composizioni più melodiche.
Die Wahrheit si può accostare al lato alternative della band, così come
2 Teufel che trova il suo punto di forza nel chorus e nei cambi di ritmo.
Die Welt ist tief, con un riff originale ed una melodia esotica, ricorda i migliori
System of a Down, sicuramente una delle tracce da evidenziare di
Tief.
So Fern, pezzo conclusivo di questa prima parte, segue in parte la linea tracciata dalla precedente, anche se manca di quel tratto di originalità, mantenendosi comunque su un buon livello. Concluso
Tief le sensazioni suono buone, la varietà espressa dalla musica del gruppo tedesco è quasi invidiabile, ma un giudizio effettivo lo si darà una volta analizzato il secondo disco.
Eccoci dunque a
Tiefer, aperto dalla bellissima acustica
Die Zeit, dalla quale è stato tratto pure un video. A seguire si trova
Der Weg (originariamente contenuta nell'album
Licht), pezzo totalmente ri-arrangiato, quasi tribale nei primi momenti che poi si tramuta in un pezzo piacevole ed orecchiabile.
Friede sei mit dir tanto agguerrita in originale quanto folkeggiante in acustico è una delle piccole gemme di
Tiefer. Intrigante è anche la seguente
Flieg mein Herz, più riflessiva e suggestiva risulta invece
Das Paradise.
Die Leidenschaft, orchestrata ed epica, è un altro highlight di questo pregevole disco acustico.
Auf die Liebe, già apprezzabile in versione originale (in
Licht), riporta a sonorità allegre e folkeggianti, mentre
Der Wahnsinn rimarca sonorità oscure e misteriose anche in acustico.
Terra Nola conclude in modo quieto, ma nel suo consumarsi maestoso, questo lungo excursus nella musica dei
Die Apokalyptischen Reiter.
Varietà è la parola che esprime al meglio questo
Tief.Tiefer, un album, o meglio due, che se ascoltati consecutivamente possono regalare molte e discordi emozioni. Non fate l'errore, se è vostra intenzione, di acquistare separatamente i dischi, facendo questo il vostro giudizio sarebbe inevitabilmente compromesso.
A mio parere i
Die Apokalyptischen Reiter meritano un congruo punteggio per questa loro uscita, anche alla luce del fatto che hanno saputo ri-arrangiare dei loro pezzi come fossero delle nuove canzoni. Ci sono voluti mille giorni, ma è stato tempo ben speso.
Video di Freiheit Gleichheit Brüderlichkeit
Video di Die Zeit