Deus Ignotus - Procession Of An Old Religion

Copertina 6

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2014
Durata:16 min.
Etichetta:Forever Plagued Recrods

Tracklist

  1. INTRO
  2. SEVEN TONGUE ENCAPTUREMENT
  3. PUTRID EMPIRE
  4. BLOOD OF THE APOSTLES
  5. DOGMATHEIST

Line up

  • Reshep : bass, guitars, vocals
  • Xolferoth : drums

Voto medio utenti

I Deus Ignotus sono una extreme metal band greca che non ne vuole sapere di accettare compromessi o di essere un tantinello carina … I modi di una volta, quella gentilezza da galateo, ma che state dicendo il duo attico non ha pietà per nessuno e spazza via tutto quanto gli arriva a tiro. “Procession Of An Old Religion” segue di due anni il debut “Chrismation” (che personalmente non ho avuto modo di ascoltare ma che vado subito a recuperare ) … La band viene giustamente infilata nell’immenso e affollatissimo scenario black metal e sicuramente non si sbaglia (basterebbe ascoltare alcuni ottimi riff d’annata di “Dogmatheist” per convincersene), ma non si può fare a meno di notare che a livello ritmico sfioriamo spesso i ritmi al cardiopalma del grind quando Xolferoth si lancia nei suoi assalti a base di blast beats e qui cadiamo in quello che è il peccato e il vanto maggiore di quest’album, una coerenza stilistica al limite del masochismo fa si, comunque, che i 4 pezzi proposti siano facilmente intercambiabili e , dunque, che rimangano tutti sullo stesso medesimo livello qualitativo. Solo in chiusura di mini cd troviamo qualche piccola modifica allo spartito con una “Putrid Fire” che è dapprima un po’ più lenta per poi esplodere in una devastante cacofonia a base di solos impazziti, batteria che sembra un treno impazzito e basso ipercompresso. Le vocals di Reshep sono molto estreme ma più verso il death che il black e questa è l’unica vera variante ad un sound che sembra aver esaurito tutto già alla fine del primo vero pezzo“Seven Tongue Encapturement” . Sinceramente i 16 minuti di “Procession Of An Old Religion” non mi sono dispiaciuti affatto per essendo molto classici, prevedibili e prodotti abbastanza male ma nel complesso colpiscono il bersaglio in pieno, regalano pura devastazione e alla fine dopo il loro passaggio restano solo polvere e macerie. Se lo scopo era maciullare i padiglioni auricolari allora i Deus Ignotus hanno compiuto in pieno il loro dovere, se invece speravano di garantirsi un futuro nel music business, dovranno guardarsi bene intorno e prepararsi una vecchiaia di fame e stenti. Onesti musicanti.

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