Allegaeon - Elements of the Infinite

Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2014
Durata:58 min.
Etichetta:Metal Blade Records

Tracklist

  1. THRESHOLD OF PERCEPTION
  2. TYRANTS OF THE TERRESTRIAL EXODUS
  3. DYSON SPHERE
  4. THE PHYLOGENESIS STRETCH
  5. 1.618
  6. GRAVIMETRIC TIME DILATION
  7. OUR COSMIC CASKET
  8. BIOMECH II
  9. THROUGH AGES OF ICE – OTZI’S CURSE
  10. GENOCIDE FOR PRAISE – VALS FOR THE VITRUVIAN MAN

Line up

  • Corey Archuleta: bass
  • Greg Burgess: guitars
  • Ezra Haynes: vocals
  • Brandon Park: drums
  • Michael Stancel: guitars

Voto medio utenti

Se mi venisse chiesto d’indicare le formazioni di giovincelli in grado di rappresentare il futuro del death metal più moderno e tecnico, i primi nomi a comparire nella mia testolina sarebbero i Fallujah e gli Allegaeon. Neanche a farlo apposta, entrambe le compagini hanno deciso di pubblicare la loro nuova fatica nel mese di giugno 2014, per di più a pochi giorni di distanza.
Scopriremo a breve, grazie all’imminente full The Flesh Prevails, se la fiducia nei primi sia stata ben riposta; per quanto riguarda i secondi, che poi costituiscono l’oggetto dell’odierna recensione… beh, per una volta le mie previsioni hanno trovato riscontro (anzi, già che ci sono: i Mondiali li vince la Germania).

Il nuovo Elements of the Infinite, infatti, suffraga appieno le ottime impressioni suscitate da Fragments of Form and Function (2010) e Formshifter (2012), dimostrandosi l’ennesima grande prova di un combo che da promessa si è già tramutato in certezza.
E pensare che i primi attimi dell’opening track mi avevano fatto rizzare i capelli (nei limiti del possibile): il sinistro arrangiamento orchestrale poteva suggerire una svolta da delirio di onnipotenza sinfonica -chi ha detto Fleshgod Apocalypse?-. Fortunatamente, Threshold of Perception impiega poco a dimostrare che il sound dei Nostri ha mantenuto intatte le caratteristiche migliori: riffing smargiasso e vorticoso, songwriting elaborato eppur fruibile e, soprattutto, perfetto bilanciamento tra perizia strumentale, velocità, groove, aggressione e melodia.

Che gli Allegaeon suonassero in modo divino già si sapeva, e gli avvicendamenti nella line up si sono dimostrati indolori sotto tale profilo: reputo davvero positive le prove dei nuovi arrivati Brandon Park (batteria) e Michael Stancel (chitarra).
D’altra parte, siamo ben lungi dalla fredda ostentazione edonistica di musicisti iperdotati (di tecnica, il resto non so): vi basterà poggiare le orecchie sulla immane porzione conclusiva di Tyrants of the Terrestrial Exodus, sul dilagante chorus di 1.618 (singolo per il quale è stato anche girato un divertente videoclip), sullo splendido guitar solo di Gravimetric Time Dilation e sull’impeto distruttivo di Our Cosmic Casket per rendervene conto.

Aggiungiamo senz’altro alle note positive le interessanti, anche se un po’ da nerd, lyrics a sfondo scientifico confezionate dal vocalist Ezra Haynes, e l’operato dietro al mixer di Dave Otero (già all’opera con acts del calibro di Cephalic Carnage e Cattle Decapitation) che ha saputo donare all’opera un sound mostruoso.

Purtroppo, un paio di episodi trascurabili (l’insapore mid tempo Dyson Sphere e la banalotta Biomech II) separano Elements of the Infinite dall’approdo nei Top Album; in ogni caso, parliamo di un disco che mi sento di consigliare a chiunque, con una piccola riserva per i deathster più oltranzisti e old school.
Gli altri lascino perdere le bolse scorrerie degli Arch Enemy, che non hanno più niente da dare o dire dai tempi delle Guerre Puniche, e investano i sudati risparmi negli Allegaeon.
Pronostico (ormai son lanciato) che non ve ne pentirete.


Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 19 giu 2014 alle 16:06

Loro sempre bravissimi, video geniale. Grande Pasko che punta sul Belgio!

Inserito il 19 giu 2014 alle 11:30

Bellissima recensione. Il gruppo lo conosco poco. Approfondirò.

Inserito il 19 giu 2014 alle 11:10

Grande band, ci punto ad occhi chiusi. A proposito, il mondiale lo vince il Belgio!

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