Nato come uno studio project del bassista Riccardo Liberti, fattosi già apprezzare con diversi gruppi della scena siciliana e no, in pochi anni si è quindi evoluto in una interessante realtà condivisa con gli altri musicisti che ritroviamo su "Descending Patterns" e dove sembrano muoversi compatti e coesi.
Gli
EpisThemE sono ormai una vera band e esordiscono con un Progressive Death Metal non eccessivamente arzigogolato, caratterizzato piuttosto da riusciti e accattivanti squarci melodici che molto devono sia alla versatilità delle chitarre di Francesco Coluzzi e Enrico Grillo, sia alla voce di Luca Correnti (nel suo alternare clean e extreme vocals). Momenti che ci scontrano e intersecano con passaggi aggressivi, mai buttati lì per caso ma centrati per creare un unico filo conduttore, un pathos palpabile che non si possono certo imbroccare per puro caso.
Parlano per la formazione siciliana gli episodi che compongono "Descending Patterns", sei canzoni più un breve strumentale ("Shades of May"), dove i nostri sono stati in grado di assimilare influenze diverse per forgiare un proprio stile, che già l'opener "Eyeland" è in grado di presentare al meglio, con i suoi scatti repentini e i passaggi oscuri, e che l'intensa (e probabile highlight dell'album) "Nemesis" chiude infine in grande stile.
Bel potenziale... e probabilmente con ulteriori margini di crescita.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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