Avevamo lasciato gli
Evil Never Dies, dopo l'uscita di "De Maleficiis", immaginando di ritrovarli in occasione del loro album d'esordio, possibilmente supportati da una (attenta) etichetta discografica.
Rieccoli invece alle prese di EP (per quanto corposo e graficamente accurato) in rigoroso regime di autoproduzione, un fattore che non ne penalizza certo la qualità, dato che il Thrash Metal della formazione partenopea ne esce a testa alta e lasciando il segno.
Infatti, dopo un'introduzione in stile notiziario televisivo, "V-TV" rompe subito gli indugi, con tutti e cinque i componenti del gruppo che prendono per la gola tanto la canzone quanto l'ascoltatore, mettendo subito in chiaro che non hanno alcuna intenzione di fare prigionieri.
Solo vittime.
Vittime di un old school Thrash Metal, legato a doppio nodo alle migliori formazioni degli anni '80, a partire dagli Overkill (cui debbono il nome) passando pure per Slayer, Sodom, Kreator o Sepultura.
Non saranno certamente gli unici in grado di picchiare duro, ma gli E.N.D. hanno la capacità di farlo riuscendo a dare vita a canzoni complesse e mai banali, come nel caso di un brano incalzante (sugli scudi il basso di Daniele Galasso) e violento come "Ariete", oppure della successiva "Depths", dove gli iniziali toni orientaleggianti sono ben presto
rimessi in riga dalla veemenza e dalla rabbia del cantato di Domenico Costagliola, qui (ma non solo) al limite con il Death Metal. Una rabbia che non trova quiete nemmeno sulla successiva "eM" con le chitarre di Salvatore Romano e di Fabio Di Tullio a lacerare il pezzo.
"1926" è invece un breve strumentale, marziale ma con un pizzico di melodia in più, che lascia ben presto spazio alle staffilate di una "Land With No Future" (in grado di rivaleggiare con le migliori canzoni degli ultimi Destruction), prima di ripresentarsi sotto le
nuovi vesti di "The Beginning..." che ha il compito di chiudere questo lavoro.
Mi aspetto che l'appuntamento con il full length sia solo rimandato.
Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
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