Disco d’esordio per la band tedesca
AeraneA, quartetto d’ispirazione dark – goth con sfumature progressive. I brani sono lunghi e curati, eleganti, malinconici, ricchi di atmosfere post-apocalittiche e melodie piene di sconforto e disperazione.
In evidenza la suadente voce di Christina Vogt, sorella della cantante dei Flowing Tears, valida nell’interpretare testi che parlano della misera esistenza di pochi sopravvissuti ad un immane catastrofe naturale. Intenso lavoro anche per il chitarrista/bassista Christopher Kassad, capace di creare trame ed assoli limpidi ed evocativi.
I toni della musica sono ovviamente cupi, desolati, a sottolineare la mancanza di luce, calore e speranza degli ultimi rappresentanti della razza umana. L’impostazione cerca un equilibrio tra liricità gotica e sostanza doom, con aperture rarefatte dove la voce può stagliarsi cristallina.
I riferimenti del gruppo teutonico sono sicuramente i primi Paradise Lost e gli Anathema, comunque è gente che conosce il mestiere ed anche se col passare dei minuti emerge una certa stanchezza, la prova è positiva.
Per chi ama lo stile oscuro e raffinato, un nome da tenere presente.
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