Francesco Artusato, chitarrista degli
All Shall Perish e dei
Devil You Know, torna con il suo progetto solista dopo il debut album del 2011,
‘Chaos And The Primordial’. Questa nuova uscita, intitolata
‘Our Dying Sun', è stata scritta fra gli impegni con le suddette band, tuttavia nulla è stato ancora una volta lasciato al caso. Il songwriting è complesso, ben strutturato e l’esecuzione dei brani rasenta la perfezione. Rispetto al primo lavoro
Artusato pone più attenzione alla stesura dei pezzi e meno al puro shredding, esaltando la propria formazione, rievocando tutti i generi che compongono il suo background musicale. Si riscontrano pertanto diverse sfaccettature stilistiche, dal rock al metal, dal prog al funky fino al jazz. L’atmosfera di
‘Our Dying Sun’ è anch’essa diversa rispetto al predecessore, a differenza della rabbia di
‘Chaos And The Primordial’ qui ci si immerge in qualcosa di più oscuro e misterioso, sicuramente più sperimentale e ragionato, lo si comprende ad esempio da brani eterei come
‘Infinite Waves’,
‘Omega’ e
‘Spirito’. Gli amanti della raffinata espressione tecnica chitarristica potranno anche godersi pezzi più aggressivi e veloci, ad esempio l’opener ‘210’ e la quasi death
‘Burning Leaves’. Da evidenziare anche gli ospiti, che contribuiscono con guest solos alla riuscita dell’album, Per Nilsson (Scar Symmetry), Ryan Knight (The Black Dahlia Murder) e Wes Hauch (ex- The Faceless). A formare il trio con Francesco Artusato sono invece il bassista Ray Riendeau (James LaBrie, Star Monarchy) e il batterista Danny Handler. Per finire, i componenti per un grande album strumentale ci sono tutti, resta solamente a voi vedere di non farvelo sfuggire.
Video di 'Gates of Reason'
'Infinite Waves'
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