Vauxdvihl - To Dimension Logic (Extended Version)

Copertina 4,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:95 min.
Etichetta:Century Media

Tracklist

  1. DISC 1:
  2. THE WEAPON
  3. TO DIMENSION LOGIC
  4. QUESTIONS OF MISANTHROPY
  5. SEPARATE ENDS
  6. COMEDY OF ERRORS
  7. PHILOSOPHIC MOSAICA
  8. IN SEARCH OF FOREVER
  9. MINUS ABSENCE
  10. DISC 2:
  11. PLOTS (TO OR F) ARE NECESSARY THINGS?
  12. ISIS/PEKT
  13. MOVEMENT
  14. SUMMONING
  15. PROGNOSIS: POOR ME SYNDROME
  16. ASSASSINATION
  17. THE FUNERAL PARTY
  18. FOR THE SON HAS GONE TO HELL
  19. LIVENLURNE
  20. SINCERELY DIE

Line up

  • Fab Gallen: vocals, guitars
  • Paul Read: guitars
  • Chris Delov: drums, keyboards
  • Edward Katz: bass

Voto medio utenti

Mi trovo sempre in difficoltà quando devo recensire un album non proprio recente, un po' perchè avulso dal periodo storico, un po' perchè sono fatto così e preferisco valutare uscite nuove, fresche. Certo, c'è il rischio di essersi persi un capolavoro..

..è quindi con un po' di curiosità e speranza che mi sono acchiappato questo "To Dimension Logic" dei Vauxdvihl, gruppo australiano formatosi ormai 22 anni fa e che col suddetto album, nel 1994, ha compiuto il primo passo verso il mondo della musica dei grandi.
Passo che, ahiloro, è rimasto primo ed unico, dato che la band si è poi sfasciata col tempo, lasciando nella memoria degli appassionati del prog un solo disco e un paio di Ep.
Arriviamo al 2014 e la Century Media, che ormai in fatto di uscite discutibili sta diventando padrona assoluta, decide di riproporre questa edizione "Extended" di "To Dimension Logic", arricchendola di un secondo disco con estratti dai due succitati Ep, per la nostra somma gioia.
Il comunicato stampa della CM esordisce così:

"Two years after the band's formation in 1992, legendary Vauxdvihl released their only full-length album, To Dimension Logic, an album that is justly considered a classic release of progressive, yet highly emotional metal.

Mi cospargo il capo di cenere preventivamente se sto per dire una castroneria dettata dalla mia giovane età, ma di "leggendario" nella band australiana io non ci trovo proprio nulla, così come non mi pare il caso di definire il disco un classico del progressive. Sarà che nello stesso anno dall'altra parte del Pacifico usciva "Awake" dei Dream Theater, sarà che, paragonando i due dischi, quello dei Vauxdvihl ne esce con le ossa rotte, ma l'azzardo dell'etichetta tedesca mi sembra davvero esagerato.
Ok il prog degli australiani è diverso dagli stilemi classici dell'epoca, è arricchito da tinte oscure, quasi doom a tratti, ma è davvero poca roba. Se a questo uniamo il fatto che i brani provenienti dai due EP sforano addirittura nell'elettronica e nell'industrial, è facile rendersi conto che quello che abbiamo per le mani sia un'uscita piuttosto inutile e raffazzonata, nelle modalità e negli intenti.

Insomma, "To Dimension Logic" dei Vauxdvihl sarà anche un disco rivoluzionario, classico e leggendario, ma personalmente mi ha lasciato davvero poco, in testa e nel cuore. Ho faticato a terminare l'ascolto la prima volta, figuriamoci a doverlo riascoltare. Il voto finale, più che al disco in sé, è all'idea della reissue.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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