AC/DC - For Those About to Rock (We Salute You)

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:1981
Durata:40 min.
Etichetta:Atlantic Records

Tracklist

  1. FOR THOSE ABOUT TO ROCK
  2. PUT THE FINGER ON YOU
  3. LET'S GET IT UP
  4. INJECT THE VENOM
  5. SNOWBALLED
  6. EVIL WALKS
  7. C. O. D.
  8. BREAKING THE RULES
  9. NIGHT OF THE LONG KNIVES
  10. SPELLBOUND

Line up

  • Brian Johnson: voce
  • Angus Young: chitarra solista
  • Malcolm Young: chitarra ritmica
  • Cliff Williams: basso
  • Phil Rudd: batteria

Voto medio utenti

Difficile dopo un album stratosferico, pluripremiato, che è entrato di diritto nei top 10 album hard rock di tutti i tempi come "Back In Black", cercare di fare meglio.
For Those About To Rock” sconta questa “colpa” e difatti non riesce ad avvicinarsi alle vette di perfezione raggiunte dal suo predecessore, nonostante l’apporto del neo ( ma ben rodato ) Brian Johnson che con la sua voce roca e stridula caratterizzerà il sound degli australiani dagli ’80 ad oggi e nonostante la presenza di alcuni highlight di assoluto valore quale la bombastica titletrack col suo incedere possente, il chorus fenomenale da cantare a squarciagola e i colpi di cannone a suggellare un crescendo entusiasmante, il successivo boogie-rock della scanzonata “Put The Finger On You”, la veloce “Snowballed” o il mid tempo di facile presa “Let’s Get It Up”.
Purtroppo il resto del disco viaggia sui binari di mediocrità’, gli Ac Dc sembrano viaggiare col pilota automatico, crogiolandosi nell’autoreferenzialità e proponendo brani decisamente imbarazzanti come “Night Of The Long Knives” ( chi se la ricorda?), “Breaking The Rules” o “C.O.D[./I]”, e peraltro anche brani migliori di questi ultimi come “[I]Evil Walks” risollevano solo parzialmente le sorti di un disco che poteva puntare più in alto o che forse, semplicemente, ha sofferto di aspettative troppo alte da parte di tutti. A mio modesto parere, pur avendo sfornato nel corso del tempo tanti altri dischi e alcuni grandi numeri come ad esempio “Thunderstruck”, “Who Made Who” o “R’n’R Train” ( per me, si, sono grandi pezzi ), e pur annoverando tra le proprie fila uno dei più grandi riff - maker della storia, i rockers australiani hanno dato il meglio sino a "Back In Black".

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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