Copertina 7

Info

Anno di uscita:2014
Durata:non disponibile
Etichetta:MRR Records

Tracklist

  1. AFTER THE SILENCE
  2. CRISIS FACTOR
  3. EXALTED
  4. LOADED QUESTION
  5. END OF DAZE
  6. MERCHANTS OF KHAøS
  7. RIDE THE CHAIN
  8. HUNG THE MOON
  9. IMAGINED DANGER
  10. STATIC WINDOWS
  11. AS FAR AS WE GO
  12. THE BREATHING ROOM

Line up

  • Chandler Mogel: vocals
  • Mark Rossi: guitars
  • Nic Angileri: bass
  • Trevor Franklin: drums

Voto medio utenti

Si può fare un disco intero senza aver mai suonato una singola volta nella stessa stanza? Si può. Ma si può fare un BEL disco senza aver mai suonato una singola volta nella stessa stanza, vivendo addirittura in due continenti diversi? Si può anche questo.

"Risen", album d'esordio dei Khaøs, rigorosamente con la "ø", ne è l'esempio lampante.
I Khaøs sono infatti un gruppo messo su semplicemente su carta, tracciando una linea ideale dalla Svizzera agli Stati Uniti, che dopo un EP un paio di anni fa ci regala il primo album "vero", ed è decisamente un bel regalo.
Un Hard Rock "muscoloso" alla Alter Bridge, decisamente ben suonato (e se tra i suonatori puoi annoverare musicisti del calibro di Nic Angileri è anche ovvio che lo sia) e soprattutto ben cantato da tale Chandler Mogel, famoso (?) finora solo per essere il cantante degli Outloud, che sfodera una prova decisamente positiva e matura, andando a ricordare in più di un frangente proprio il buon Myles Kennedy.
Maturo e carismatico dicevamo, grazie a una voce che non stanca nonostante gli evidenti cali di tensione di un album che, purtroppo, non riesce a mantenersi interessante per tutta la sua durata.
Un paio di filler di troppo ci sono, brani scritti forse un po' troppo di fretta ("End of Daze") che non lasciano granché. Ma sono davvero un paio di briciole figlie di un songwriting sfilacciato, che lasciano spazio e onori a brani eccellenti quali l'opener "After the Silence" (video in calce), la successiva e devastante "Crisis Factor" e la bellissima ballad "Exalted", dove le qualità di Mogel vengono propriamente esaltate, scusate il gioco di parole.

Se tutto "Risen" fosse stato come la tripletta iniziale, staremmo parlando di un album perfetto e di una band strepitosa, mentre qualche naturale passaggio a vuoto riporta i Khaøs sulla Terra, fortunatamente in maniera non troppo brusca. Poco male però, perchè l'esordio sulla lunga distanza è davvero molto buono e prospetta agli svizzero-americani un futuro senza dubbio radioso.

Quoth the Raven, Nevermore..
Recensione a cura di Andrea Gandy Perlini

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