Immagino che alcuni di voi si ricorderanno dei Masters Of The Universe, di He-Man e del suo acerrimo nemico, Skeletor... beh, non pensate subito a roba epica o simili, perché questi Skeletor fanno tutto altro che roba legata a salvataggi del mondo o a castelli di Greyskull! 'HellFireRockMachine' racchiude in se un sound ibrido in bilico tra Rock'N Roll e lo Street Rock made in Hollywood dei primi anni '90, in cui sono ben presenti le influenze dei Guns'N Roses (o per rimanere più vicino nel tempo, dei Velvet Revolver, se volete), dei Motley Crue, ma anche dei Kiss e compagnia bella. Le 11 tracce di questo dischetto si lasciano ascoltare più che bene, anche se a lungo andare tendono a fiaccare un pochino i buoni propositi dell'ascoltatore, in quanto non sempre il songwriting riesce a graffiare come invece il suono delle chitarre slashiane di Matt Skeletor e di Andy "Duke" Wenk riesce sempre a fare. Senz'altro buona la sessione ritmica, mentre la voce, se da un lato è perfettamente vetriolica per il genere, dall'altro tende a stancare un pochetto, soprattutto al secondo o al terzo ascolto. 'HellFireRockMachine', in conclusione rimane un buon dischetto con alcune pecche, ma un manipolo di songs prese singolarmente sono comunque decisamente di livello superiore alla media, come l'opener 'Rock It!', 'Bitch Keeps On Rockin' o 'Desperation'. In attesa di uscite più sostanziose, un ascolto comunque ne rimane consigliato. Grandiosa la front cover, non trovate?
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