Siamo nel lontano 1987, quando esce il primo ed unico disco dei
No Mercy, side-project del futuro chitarrista dei Sucidal Tendencies: Mike Clark. E’ un periodo di contaminazioni tra metal, punk, hardcore, impazzano bands come D.R.I, Verbal Abuse, Adrenaline Overdose (con il mitico “Humungousfungusamongus”!!) ed altri sbiellati del genere. Soprattutto negli States piace lo stile “cyco”, esaltato anche dal film “Colors” che narra la vicenda di uno scontro tra gangs suburbane, che seguono un codice d’onore fatto di lealtà al proprio gruppo di emarginati metropolitani.
Questo album è lo specchio di quell’epoca: camicioni a quadri abbottonati fino al collo, bandane calate sugli occhi, cappellini con la visiera rialzata ed il nome della band bene in vista, atteggiamento a metà tra il delinquenziale e l’anarchico. Una delle tante mode nate e sparite nei sobborghi delle megalopoli americane.
Musicalmente siamo vicinissimi ai Suicidal, che infatti inseriranno alcuni di questi brani nel loro successivo “Control by hatred”. Con la differenza di una maggiore “cattiveria” thrashy, grazie al chitarrismo urgente di Mike Clark sia per il rifferama adrenalinico che per il solismo perforante. Come sempre bellissimi i cori anthemici, perfetti per sfrenate pogate sotto il palco.
Personalmente ritengo il lavoro dei No Mercy superiore a diverse uscite del gruppo origine, ma per qualche motivo l’iniziativa non ha avuto seguito.
Adesso la Suicidal Records lo ristampa, senza però inserire tracce bonus. Cosa un po’ deludente per chi, come il sottoscritto, possiede già il vinile originale.
Comunque, se non avete mai ascoltato nulla di genere thrash/punk metal, questa è l’occasione per farlo.
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