Opera inconsueta questa che ci arriva tramite UDR. Si tratta del
The Scintilla Project, che vede coinvolto uno dei più acclamati artisti della scena classic metal internazionale, vale a dire
Biff Byford, leader incontrastato dei leggendari Saxon. È la prima volta che il vocalist si cimenta appieno in un progetto diverso dalla band madre e questo non può che essere un elevato fattore di curiosità. I
The Scintilla Project propongono un genere che si pone a metà fra l'hard rock e l'heavy classico, arricchito da un'atmosfera futuristica, quasi fantascientifica. L'ultima affermazione non è data a caso, difatti la band si ispira alla pellicola
'Scintilla', un science-fiction thriller britannico con protagonisti esperimenti genetici in un ex-stato sovietico e disastrose conseguenze annesse.
'The Hybrid', questo il titolo dell'album, non è pensato come una colonna sonora al lungometraggio, si tratta invece di un concept basato sugli eventi narrati. Il sound è arioso, melodico e orecchiabile, la produzione ottima e la prestazione di tutti i membri della band encomiabile. Vi sono, lungo i cinquantatre minuti di durata, attimi maggiormente frizzanti, la title-track e
'Pariah', alcuni mid-tempo,
'Beware The Children' e
'Life in Vain', oppure tracce più quiete come
'Some Nightmare', fino a brani dal gusto moderno, ovvero la closer
'No Rest For The Wicked'.
'Hybrid' è un disco ben strutturato ed eseguito, con un Biff Byford padrone della scena, però non è facile da consigliare, soprattutto agli amanti dei Saxon, ai quali l'album potrebbe persino non piacere. Una chance però si concede a tutti, dunque datela pure ai
The Scintilla Project.
Video di 'Beware The Children'
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