I Burnthe8track sono la classica band capace di mettere d'accordo diverse tipologie di ascoltatori... In questo caso particolare mi riferisco ai fan del punk rock più tradizionale e a quelli dell'emocore, che solitamente non hanno molto in comune (anche se, musicalmente parlando, i loro stili preferiti non sono poi così distanti l'uno dall'altro...). In genere la linea di demarcazione tra chi ascolta cose più mainstream e chi invece preferisce gruppi provenienti dal cosiddetto underground è sempre stata molto netta, ma per fortuna esistono anche formazioni che possono andare a genio a ognuno dei due schieramenti nominati. Proprio di tale sottocategoria fa parte questo quartetto canadese, che si è formato solamente tre anni fa e ha all'attivo sia la pubblicazione dell'Ep "The division" che una lunga serie di concerti, alcuni dei quali a supporto di gente come Misfits e Ataris. Il materiale contenuto in "The ocean" è senz'altro molto immediato, non si tratta però di pezzi stucchevoli o troppo simili l'uno all'altro, bensì di composizioni che propongono un ottimo mix tra melodie e parti screamo. Non si può non rimanere colpiti dall'abilità con la quale i BT8T hanno saputo assemblare le varie componenti del loro sound, ma vorrei anche far notare che la riuscita di queste canzoni è da attribuire in buona parte alla performance del cantante Derek Kun, perfettamente a suo agio sia nei momenti "rabbiosi" che in quelli "tranquilli". La sua voce cristallina e il suo stile lineare e senza fronzoli esaltano la compattezza e il dinamismo dei brani, rendendoli ancora più efficaci. È quindi piuttosto difficile parlare di episodi di maggior o minor interesse, perché ognuna delle dodici tracce dell'album ha una sua particolarità e soprattutto non ha nulla da invidiare alle altre!! Un disco da consigliare insomma, di quelli che convincono sempre di più ogni volta che li si va a riascoltare...
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