Non lasciatevi fuorviare dalla smorta copertina (o mio prode
Travis Smith, dove sei?), e non soffermatevi sulla scarsa durata (poco più di 20 minuti):
The New Tomorrow, nuovo EP dei
Witherscape, è un prodotto per palati fini!
Ancora in estasi per
The Inheritance, prodigioso debut dello scorso anno, ho approcciato il dischettino in esame con serenità, da un lato consapevole di trovarmi di fronte a un piccolo, interlocutorio divertissement, e dall’altro forte della illimitata fiducia accordata all’Artista.
Parlo ovviamente di
Dan Swanö, geniaccio per il quale ho esaurito gli aggettivi iperbolici, autentica garanzia di qualità di ogni progetto in cui pocci il naso.
Ecco, quindi, che la vincente accoppiata con l'amico e polistrumentista
Ragnar Widerberg ci regala un brano (
The New Tomorrow, per l’appunto) in cui viene introdotto un personaggio (mannen i vitt, l’uomo in bianco) che va a incastrarsi nella trama dell’affascinante concept imbastito nel primo album.
C'è di che stare allegri: elegante incipit dal sapore prog, strofa rocciosa e guitar oriented che fluisce in un bel chorus avvolgente... In parole povere: il solito connubio di aggressività, melodia e classe nel disegnare le linee vocali.
Ancora farina del loro sacco compositivo con la conclusiva
Dead for Another Day, che come immaginerete altro non è se non una rielaborazione in chiave (semi)acustica della meravigliosa canzone presente su
The Inheritance.
Senz’altro godibile e ben arrangiata, ma l’assenza di distorsione e growling sottrae dinamismo e rende il ritornello meno trascinante, facendomi preferire la prima versione.
Giungiamo così tosti alle cover.
Memori dei buoni risultati ottenuti in passato -mi riferisco alle bonus track
A Cry For Everyone (
Gentle Giant) e
Last Rose Of Summer (
Judas Priest)- i Nostri decidono di perseverare, optando per tre ripescaggi interessanti e non scontati.
Di nuovo
Priest con
Out in the Cold, che mantiene la carica enfatica pur denudandosi degli orpelli sintetici con cui
Turbo era stato infarcito.
I
Kiss di
Music From the Elder vengono omaggiati con
A World Without Heroes, che beneficia di una interpretazione vocale molto intensa del buon
Swanö.
Chiudono la rassegna gli americani
Warrior, la cui
Defenders Of Creation -non l’avevo mai ascoltata prima di oggi, spero mi perdonerete- viene riproposta in modo piuttosto fedele, pur con l’ovvio ispessimento del sound che le moderne produzioni permettono (parliamo di una canzone registrata nell’85).
Non c’è nemmeno bisogno che ve lo dica: le release imperdibili sono altre, e per fortuna in questo 2014 non sono mancate (le famigerate classifiche di fine anno incombono…); nondimeno,
The New Tomorrow ha il pregio di regalare una mezz’oretta scarsa di ottima musica, tenendo al contempo alta l’attenzione attorno al nome
Witherscape.
Purtroppo per il nuovo full lenght, stando alle dichiarazioni dei due musicisti, bisognerà pazientare ancora un annetto.
Io, per sicurezza, un posticino nella poll del 2015 l’ho già riservato…