Caronte - Church of Shamanic Goetia

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2014
Durata:61 min.
Etichetta:Ván Records

Tracklist

  1. MAA-KHERU’S REBIRTH
  2. HANDLECHEYAPI
  3. WATAN TANKA RIDERS
  4. TEMPLE OF EAGLES
  5. THE SULPHUR SHAMAN
  6. BLACK MANDALA
  7. LEFT HAND VOODOO

Line up

  • Dorian Bones: vocals
  • Tony Bones: guitar
  • Henry Bones: bass
  • Mike De Chirico: drums

Voto medio utenti

In fatto di doom ritualistico, i parmensi Caronte potrebbero tenere lezioni a tanti. Infatti il loro secondo album è un vero percorso alla ricerca dello spirito sciamanico, dell’atmosfera tribalistica, mistica, arcaica, partendo dal Libro dei Morti dell’antico Egitto e passando attraverso le civilta andine, i nativi americani, la cultura indiano-orientale, per giungere a quel sincretismo di religione, magia, superstizione e mistero che troviamo nelle pratiche voodoo. Affascinante.

Musicalmente, si tratta di un heavy doom/sludge cupo, opprimente, dai toni esoterici, fatto di ritmiche martellanti e riff alla Electric Wizard, forse il nome più adatto per accostare lo stile del quartetto italiano. Estremamente importanti le vocals di Dorian Bones, che riescono a catturare l’atmosfera visionaria dei riti condotti sul filo dell’ascetismo e delle sostanze psicotrope. I brani sono tutti molto estesi, ma reggono perché qui l’ossessività fa parte del progetto. Lentezze preparatorie ed esplosioni vibranti ci regalano intense emozioni: in particolare “Maa-Kheru’s rebirth”, “Watan Tanka riders” (la mia preferita..nda), la pachidermica e allucinata “The sulphur shaman” dove i toni vengono ancor più estremizzati, sul genere di Ramesses, Eyehategod e compagnia, ed infine la solenne e drammatica “Left hand voodoo”.

Lavoro non per tutti, ma di buon spessore.




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