Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2013
Durata:41 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. THE ARRIVAL OF THE GUNSLINGER
  2. DANGER ZONE
  3. FALSE MARTYR
  4. MARCH OF THE DEAD
  5. THE DEVIL'S BANDIT
  6. WAITING FOR THE ANGEL OF DEATH
  7. RUNAWAY
  8. DIAMOND GAZE
  9. SINNER
  10. RIGHT TO RULE

Line up

  • GianCarlo Farjat: vocals
  • Taii Hernández: bass
  • Tommy Roitman: drums
  • Armand Ramos: guitars
  • Pedro Zelbohr: guitars

Voto medio utenti

Con una copertina a metà tra una locandina di "Per un Pugno di Dollari" e il Roland di Gilead de "La Torre Nera", i messicani Split Heaven danno un seguito al precedente "Street Law", arrivando così al traguardo del terzo album, il quarto includendo nel conto l'autoproduzione uscita nel 2007 che porta come titolo lo stesso nome del gruppo.

Sempre affiliati al più classico Heavy Metal, gli Split Heaven nei tre quarti d'ora scarsi di cui si compone "The Devil’s Bandit" mostrano poche novità, per quanto alcuni brani evidenzino un certo distacco dalle influenze della N.W.O.B.H.M. a favore di un sound che guarda allo US Power, come nel caso di "Waiting for the Angel of Death" o delle veloci "Runaway" e "Sinner".
E non mancano novità anche a livello di line-up, visto che tra le fila di questi fuorilegge del Metal chi nell'occasione non risponde all'appello è il cantante Eligio Valenzuela, che dopo un lungo periodo nel gruppo lascia il posto ad un più grintoso Gian Carlo Farjat, anche se questo avvicendamento scorre via indolore e senza particolari sussulti.

Intro di routine poi si inizia a fare sul serio con "Danger Zone" e "False Martyr" una discreta speed song. La titletrack, "The Devil’s Bandit", ha qualcosa dei Primal Fear, ma per quanto si sforzi Gian Carlo Farjat non è certo all'altezza di un Ralf Scheepers e sono invece i due axemen gli autori di una bella prova. Per quanto non sia uno dei brani più rappresentativi del disco i coretti finali di "Diamond Gaze" fanno tanto Iron Maiden, ma qui il confronto per il cantante messicano si fa ancora più arduo, ed è su altri pezzim come il già citato "Waiting for the Angel of Death" (uno degli highlight dell'album), che Farjat ci fa ascoltare le cose migliori.

Nessuna grande novità in casa Split Heaven, con un onesto "The Devil’s Bandit" che comunque si attesta sui livelli dell'uscita precedente.




Listen close what is this, not bird or plane
Could it be the review fucking with your brain
All it takes just one touch over one, two, three
With a flick of a switch turn on... Metal.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 17 dic 2014 alle 14:14

Ah, il Pistolero... quanto l'ho amato...

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