Superati i seri problemi di salute che avevano colpito sia il chitarrista Georg Kraft sia il frontman Mike Tirelli, i
Messiah's Kiss si sono rimessi in carreggiata e hanno dato alle stampe il loro quarto album.
E che disco.
"Get Your Bulls Out!" è un concentrato di sonorità hardeggianti (molto più che in passato) pulsante di energia e positività, peraltro composto da un sacco di canzoni, ben quattordici (e altre due se ne aggiungono nella versione dipipack) per più di un'ora di musica.
Nessun inutile intro: "Living in Paradise" apre le porte a questa nuova avventura dei Messiah's Kiss presentandoceli alle prese con un brano di Hard Rock energico e accattivante più in linea con gruppi come Dokken, Gotthard e Bonfire che ai precedenti del gruppo. La stessa linea perseguita dalla seguente "Immortal Memory" con un Mike Tirelli (ex Riot, Jack Starr’s Burning Starr, Holy Mother...) su altissimi livelli e degli ammiccanti coretti che non passano certo inosservati, così come quelli sleazy di "Rescue Anyone? Rescue Me!". Si continua a giocare sul tema con brani scoppiettanti e sanguigni dove oltre al cantante americano si mettono si mettono in mostra gli altri musicisti, tutti con con discreta esperienza alle spalle, anche fuori dai Messiah's Kiss, e che su "Only Murderers Kill Time" (riproposta come bonus anche in versione acustica) hanno un approccio spiccatamente seventies e bluesy.
Su "Fuel for Life", e a ruota con "Mission to Kill", riemergono prepotentemente le loro pulsazioni più heavy, mentre su "Symphony of Sin" si fanno poi beccare alle prese con qualche tentazione modernista senza però che queste smentiscano in alcun modo la loro indole Hard & Heavy. Infatti, ben presto tocca alla quadrata "Who's the First to Die", a "Whisper a Prayer" (gran bel guitarwork) e, a chiudere la parte regolare dell'album, a una granitica e
teutonica "Buried Alive".
Resta, quindi, solo da segnale la scelta dell'interessante e personale cover di "It's No Good" (Depeche Mode) come seconda bonus track.
La lunga attesa è stata ripagata, con i Messiah's Kiss che sembrano aver trovato il loro
habitat ideale.
You want it all, but you can't
read it
It's in your face, but you can't
read it
What is it? It's it
What is it? ... it's the
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