I
Northumbria sono un duo canadese dedito ad un sound che può essere definito come Drone Ambient.
Questo “
Bring Down The Sky” rappresenta un vero e proprio viaggio sonico, completamente strumentale, nel quale la musica evoca paesaggi sconfinati di una natura selvaggia, primitiva, dove il cielo è immenso e si congiunge alla terra in un orizzonte mozzafiato, bagnato dai raggi di un crepuscolo annichilente per splendore e bellezza, oppure cullato dalla placida risacca dell’oceano.
Come potrete intuire, molteplici sono le sensazioni che questa musica instilla dell’ascoltatore.
Tuttavia occorre sottolineare che in certi frangenti, quelli propriamente più drone-oriented, il sound riesce a divenire quasi minaccioso e oscuro, perdendo quella capacità di infondere un senso di placidità all’ascoltatore, che è la caratteristica principale di questo disco.
Sia chiaro però che le chitarre, benché sature, non scavano mai veramente a fondo; non c’è mai un vero e proprio wall of sound di riverberi e bassi saturati.
Non ha senso citare un pezzo o l’altro, essendo questo disco abbastanza omogeneo. Resta da sottolineare che, per la particolarità della proposta, questo disco va ascoltato tutto d’un fiato, fino in fondo, lasciandosi andare in maniera totale e completa alle suggestioni di questa musica oltremodo evocativa.
Se poi vi doveste trovare ad attraversare un ghiacciaio islandese, una foresta norvegese, il deserto dei Gobi, o qualsiasi altro paesaggio ai confini del mondo, allora sarete in grado di fare un’esperienza totale e totalizzante.
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