Copertina 8,5

Info

Past
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:1984
Durata:38 min.
Etichetta:Nippon Columbia

Tracklist

  1. CRAZY DOCTOR
  2. ESPER
  3. BUTTERFLY
  4. REVELATION
  5. EXPLODER
  6. DREAM FANTASY
  7. MILKY WAY
  8. SATISFACTION GUARANTEED
  9. ARES' LAMENT

Line up

  • Minoru Niihara: vocals
  • Akira Takasaki: guitars
  • Masayoshi Yamashita: bass
  • Munetaka Higuchi: drums

Voto medio utenti

Dopo un po' di recensioni riguardanti gruppi americani, oggi ho voglia di portarvi nell'estremo oriente, in Giappone per essere precisi. Un paese che ha sempre dimostrato grande amore per l'heavy metal, ma che a conti fatti non ha prodotto molte realtà di spessore per la nostra amata musica. Tra questi gruppi spiccano per importanza storica e musicale i Loudness. Formatisi agli albori dei gloriosi '80, giungono con "Disillusion" al quarto album, che è anche il primo di cui viene realizzata una versione con testi in inglese (gli album precedenti hanno tutti testi in giapponese) e una nuova copertina (orribile).
Disillusion è l'album che maggiormente mostra la natura dei giapponesi, fin qui decisamente poco interessati al mercato occidentale e liberi di scrivere la propria musica senza tenere conto dei gusti di nessuno se non i loro. "Disillusion" è un album che prende la mosse dell'heavy metal per spingersi ai confini del genere trovando commistioni con il power/speed e con il prog (due generi agli albori per i tempi).

L'album presenta due brani strumentali (che aprono i rispettivi lati del vinile originale), "Anthem" e "Exploder", affidate alla maestria di Akira Takasaki, che non lesina nè tecnica nè originalità. Ma il chitarrista nipponico è in evidenza lungo tutto il disco anche in fase ritmica, ascoltare a tal proposito lo speed metal di "Esper" (ispirato ai manga giapponesi) o il mid-tempo squisitamente heavy metal di "Milky Way". Fondamentale per la riuscita dei brani anche l'apporto della sezione ritmica, particolarmente evidente in brani quali "Crazy Doctor" o la vagamente progressive "Revelation". Ciliegina sulla torta di questa band tanto straordinaria quanto sottovalutata è il cantante Minoru Niihara, in possesso di una voce pressochè unica, definita dal timbro particolare, quasi nasale, e dalla pronuncia inglese alquanto improvvisata (in particolare su quest'album). Prova lampante delle sue qualità è la ballata posta in chiusura del disco, "Ares' Lament", concentrato di emozioni e tecnica sia vocale che strumentale (l'assolo di Takasaki è spettacolare, da lacrime quando incrocia la voce di Niihara).
Un disco innovativo, unico, eclettico, penalizzato solo dalla sua provenienza geografica. Un must da avere e amare, e far ascoltare a chiunque vi capiti a tiro.

A cura di Marco "Pasko" Pascucci

Recensione a cura di Ghost Writer

Ultime opinioni dei lettori

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 20 gen 2015 alle 10:18

Ecco, ringraziate la redazione che ci ha messo la copertina giapponese, che l'altra non si può guardare! Il cappello a cilindro me lo devo ancora comprare, ma ho ancora altre sorprese in serbo (tempo permettendo)... pensavo che fosse giunta a termine l'iniziativa "and reviews for all", invece vedo che continua... buono, ho ancora da recensire...

Inserito il 20 gen 2015 alle 09:46

Grande band.

Inserito il 20 gen 2015 alle 09:12

Mamma mia Pasko, che cosa hai tirato fuori dal cappello a cilindro, bravo!!!

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